La Corte di Cassazione condanna gli insulti.
Cassazione: la Presidente silura gli insulti dopo la sentenza sulla Diciotti
La Presidente della Corte di Cassazione, dopo le forti reazioni seguite alla sentenza sulla nave Diciotti, ha bollato come "inaccettabili" gli insulti e le minacce ricevute da alcuni giudici. Una presa di posizione netta e decisa, a seguito delle polemiche che hanno investito la Suprema Corte in queste ultime settimane. La sentenza, che ha archiviato l'inchiesta sulla vicenda della nave ong Diciotti, ha scatenato un dibattito acceso, con accuse di connivenza con il governo e attacchi personali diretti ai magistrati.
“Non possiamo tollerare che chi si dedica alla giustizia venga oggetto di attacchi così violenti”, ha dichiarato la Presidente in una nota ufficiale. "Gli insulti e le minacce rivolte ai giudici della Cassazione sono inaccettabili e rappresentano un attacco alla stessa indipendenza della magistratura". La dichiarazione sottolinea la gravità delle aggressioni verbali e il pericolo rappresentato per il corretto funzionamento del sistema giudiziario.
La Presidente ha poi aggiunto: "La libertà di critica è un diritto fondamentale in una società democratica, ma questa libertà non può tramutarsi in violenza, in aggressività o in minacce alla sicurezza personale dei magistrati. Ricordo a tutti che la giustizia si amministra nel rispetto delle leggi e della dignità delle persone, senza cedere a pressioni o intimidazioni." La sua posizione si pone come un muro di difesa contro le pressioni esterne e riafferma il ruolo cruciale dell'indipendenza della magistratura.
L'episodio solleva ancora una volta il problema della crescente aggressività nei confronti dei giudici, fenomeno che sembra purtroppo in aumento. La gravità delle minacce richiede un'attenzione particolare da parte delle istituzioni, per garantire la sicurezza dei magistrati e la serenità necessaria allo svolgimento del loro delicato compito. È necessario, quindi, che si apra una riflessione seria sulle modalità di protezione e di tutela dei giudici e sul contrasto alla crescente onda di violenza verbale e intimidazione che sta investendo il sistema giudiziario italiano.
La Presidente ha concluso il suo intervento ribadendo l'impegno della Corte di Cassazione nel garantire la giustizia in modo imparziale ed indipendente, anche di fronte alle pressioni esterne e alle intimidazioni. Il Governo è chiamato a dare risposte concrete per tutelare l'indipendenza della magistratura e la sicurezza dei giudici.
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