Il caso Diciotti: soccorsi negati e scontro politico

Cassazione condanna lo Stato per mancati soccorsi ai migranti del Diciotti: Governo contro, replica la Presidente

La sentenza della Cassazione che condanna lo Stato a risarcire i migranti della nave Diciotti per i soccorsi negati nel 2018 ha acceso un acceso dibattito politico. La Suprema Corte ha confermato la responsabilità dello Stato per la violazione del diritto internazionale e dei diritti umani, ordinando il pagamento di un risarcimento danni a 150 richiedenti asilo bloccati per giorni in mare. La decisione, che ha sollevato forti polemiche, ha visto il Governo attaccare duramente la sentenza, mentre la Presidente della Corte di Cassazione ha replicato con fermezza.

"Una sentenza che non solo condanna il mancato rispetto delle norme internazionali in materia di soccorso in mare, ma che evidenzia anche una grave violazione dei diritti fondamentali delle persone coinvolte," ha dichiarato una fonte vicina alla Presidenza della Corte di Cassazione, senza voler entrare nel merito di eventuali cifre specifiche del risarcimento.

Il Governo, invece, ha espresso forte dissenso nei confronti della sentenza, definendola "inaccettabile" e annunciando l'intenzione di valutare tutte le azioni possibili per impugnare la decisione. Il Ministro dell'Interno ha dichiarato che la sentenza crea un "pericoloso precedente" che potrebbe incoraggiare nuove ondate migratorie irregolari. Le dichiarazioni del Ministro sono state oggetto di critiche da parte di numerose organizzazioni per i diritti umani, che hanno invece salutato la sentenza come una "vittoriosa affermazione dei principi di umanità e legalità".

La vicenda della nave Diciotti, una nave della Guardia Costiera italiana, rimase bloccata al largo delle coste italiane per diversi giorni nel 2018 con a bordo centinaia di migranti salvati in mare. Il mancato sbarco immediato, giustificato dal Governo con ragioni di ordine pubblico, fu contestato da numerose organizzazioni internazionali e da diversi esponenti della società civile, che denunciarono una violazione dei principi del diritto marittimo internazionale.

La sentenza della Cassazione, lungi dal chiudere il caso, ha riacceso il dibattito sulla gestione delle migrazioni in Italia e sulla necessità di conciliare la sicurezza nazionale con il rispetto dei diritti umani. La replica della Presidente della Corte di Cassazione, pur senza entrare nel dettaglio delle questioni procedurali, ha sottolineato l'indipendenza della magistratura e il suo impegno a garantire l'applicazione della legge e dei trattati internazionali. Il futuro legale della vicenda, e il peso politico della sentenza, rimangono ancora aperti.

La vicenda Diciotti rappresenta un caso emblematico, destinato a far discutere a lungo sulla giurisprudenza in materia di immigrazione e sulla gestione delle emergenze umanitarie in mare.

(08-03-2025 01:34)