Ecco una riformulazione del titolo: **"Natalia Aspesi celebra la nobiltà delle mele cotogne."**
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QUESTIONI (NON SOLO) DI CUORE: Natalia Aspesi e la riscoperta delle mele cotogne
Ogni settimana, Natalia Aspesi, con la sua prosa lucida e il suo sguardo acuto, affronta le gioie e i dolori dei lettori su "D - La Repubblica delle Donne". Ma questa volta, la sua rubrica si tinge di un sapore inaspettato: quello delle mele cotogne.
In un periodo dominato da ansie e incertezze, la Aspesi ci invita a riscoprire la bellezza delle piccole cose, i gesti semplici che scaldano il cuore. E cosa c'è di più semplice e confortante di una mela cotogna? Un frutto spesso dimenticato, relegato a marmellate e mostarde, ma che racchiude in sé un profumo antico e un sapore intenso, capace di riportarci indietro nel tempo, all'infanzia, ai ricordi di casa.
La Aspesi, nel suo ultimo articolo, racconta di come quest'autunno, più che mai, abbia trovato conforto nella preparazione di questo dolce tradizionale. Un'attività che, con la sua lentezza e i suoi profumi, diventa una sorta di rituale terapeutico, un modo per staccare dalla frenesia quotidiana e ritrovare un contatto con la terra e con le proprie radici.
"Benedette le mele cotogne," scrive la Aspesi, "che ci ricordano la bellezza della semplicità e la saggezza dei sapori antichi." Un invito a riscoprire la gioia di un gesto semplice, un modo per affrontare le sfide del presente con un pizzico di dolcezza e un profumo di casa.
E in un mondo sempre più complesso e virtuale, forse è proprio questo di cui abbiamo bisogno: un ritorno alle origini, un abbraccio caldo e confortante, proprio come una mela cotogna appena sfornata.
Di recente, diverse iniziative hanno promosso la riscoperta di frutti antichi come la mela cotogna, con mercati dedicati e laboratori di cucina. Un segnale che forse, stiamo imparando ad apprezzare nuovamente i tesori che la natura ci offre.
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