Piano auto UE: Anfia, delusione Vavassori per le scelte europee
Piano UE per l'auto: ANFIA boccia, delusione per la mancanza di azioni concrete
L'industria automobilistica italiana esprime forte delusione per il documento presentato dalla Commissione Europea in materia di transizione ecologica del settore. Secondo l'ANFIA, l'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, il piano manca di azioni concrete e delude le aspettative in termini di neutralità tecnologica e competitività.
Il presidente dell'ANFIA, Michele Vavassori, ha espresso apertamente le sue critiche, sottolineando l'insufficienza del piano europeo nel supportare l'industria automobilistica italiana nella sfida della transizione verso la mobilità sostenibile. Vavassori ha lamentato la mancanza di chiarezza e di azioni concrete che permettano al settore di competere efficacemente a livello globale. "Il documento presentato – ha affermato Vavassori – non fornisce le garanzie necessarie per garantire un futuro competitivo per l'industria automobilistica europea, e in particolare per quella italiana".
Al centro delle critiche, la preoccupazione per la neutralità tecnologica. L'ANFIA ritiene che il piano europeo favorisca eccessivamente alcune tecnologie a discapito di altre, limitando così la possibilità di innovazione e di sviluppo di soluzioni alternative. Questa mancanza di apertura, secondo l'associazione, rischia di penalizzare le aziende italiane che investono in tecnologie diverse dai percorsi ritenuti prioritari dalla Commissione.
Un altro punto critico riguarda la competitività. Vavassori ha sottolineato la necessità di un quadro normativo più favorevole e di incentivi mirati a sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo, fondamentali per garantire la competitività dell'industria italiana sul mercato internazionale. La mancanza di questi elementi, secondo l'ANFIA, rischia di compromettere la capacità del settore di affrontare la sfida della transizione ecologica e di mantenere i livelli occupazionali attuali.
L'ANFIA ha quindi chiesto alla Commissione Europea di rivedere il piano, introducendo misure più concrete e allineate alle esigenze dell'industria automobilistica. Si attende ora una risposta da parte delle istituzioni europee e un impegno concreto per colmare il divario tra le ambizioni dichiarate e le azioni effettivamente intraprese. La situazione richiede un intervento immediato per evitare che l'industria automobilistica italiana perda competitività a livello globale, con conseguenze negative sull'occupazione e sull'economia nazionale. L'auspicio è che la Commissione Europea riconsideri il piano alla luce delle critiche mosse dall'ANFIA e da altri attori del settore.
Per approfondire la posizione dell'ANFIA, è possibile consultare il sito ufficiale dell'associazione: https://www.anfia.it/
(