Governo Meloni: più spesa militare entro giugno, incertezza sugli Eurobond
Meloni dà il via libera a ReArm: scostamento di bilancio in vista? Lo scontro con la Lega
Roma – Il progetto ReArm, volto a modernizzare le Forze Armate italiane, ha ricevuto oggi il via libera definitiva dalla premier Giorgia Meloni. L’annuncio, arrivato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha però immediatamente acceso un acceso dibattito politico, soprattutto riguardo alle coperture finanziarie e al possibile scostamento di bilancio. La premier ha assicurato che i fondi destinati all’adempimento degli impegni italiani nei confronti della NATO saranno reperiti al di fuori del deficit, smentendo così le voci circolate nelle ultime settimane.
La dichiarazione di Meloni ha però incontrato l'immediata opposizione della Lega, che ha espresso forti perplessità sulla sostenibilità del piano e sulla necessità di ulteriori spese militari. Matteo Salvini, in un tweet pubblicato poco dopo l'annuncio di Palazzo Chigi, ha chiesto maggiore trasparenza sull'utilizzo delle risorse e ha ribadito la necessità di un'attenta valutazione degli impatti economici del progetto ReArm. “Serve chiarezza sulle cifre e sulle modalità di finanziamento”, ha affermato il leader leghista, sollevando dubbi sulla possibilità di reperire i fondi senza ricorrere a misure di austerity in altri settori.
Un ulteriore punto di contesa riguarda l'ipotesi di ricorrere agli Eurobond per finanziare parte delle spese militari. La premier, pur non escludendo a priori questa opzione, ha sottolineato la necessità di un'approfondita analisi dei pro e dei contro, evidenziando le difficoltà politiche legate all'ottenimento di un consenso europeo su tale strumento. “Entro giugno avremo una visione più chiara sulle spese militari”, ha aggiunto Meloni, aprendo alla possibilità di ulteriori annunci nel corso dei prossimi mesi.
L'incertezza sulle fonti di finanziamento e la forte opposizione della Lega rappresentano un ostacolo significativo all'implementazione del progetto ReArm. La partita si giocherà ora in Parlamento, dove si prevede un acceso dibattito sulle coperture finanziarie e sulla sostenibilità delle scelte del governo. L'esito della discussione avrà importanti ripercussioni non solo sulle Forze Armate italiane, ma anche sull'equilibrio politico del Paese.
La situazione è ulteriormente complicata dalla crescente attenzione internazionale sul tema della sicurezza europea, con la guerra in Ucraina che continua a tenere banco e a richiedere un impegno costante da parte dei paesi alleati. In questo contesto, la decisione di Meloni di dare il via libera a ReArm assume un significato particolare, sottolineando la volontà del governo italiano di rafforzare il proprio ruolo nella difesa collettiva. Resta però da chiarire come questa volontà si tradurrà in termini concreti, sia in termini di risorse finanziarie sia in termini di accordi internazionali.
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