Il mistero di Lilly Resinovich: il marito si difende
Sebastiano Visintin: "Non ho ucciso Lilly Resinovich. Sterpin? Cose strane..."
Il marito di Lilly Resinovich, Sebastiano Visintin, torna a parlare del caso che ha sconvolto Trieste. Puntando il dito contro l'amante della moglie, Visintin ribadisce la sua innocenza.Trieste, 10 Ottobre 2024 – A distanza di mesi dalla tragica scomparsa e dalla successiva scoperta del corpo senza vita di Lilly Resinovich, il marito Sebastiano Visintin torna a parlare. In un'intervista rilasciata in esclusiva, Visintin ha nuovamente ribadito la sua estraneità ai fatti, puntando il dito contro l'amante della moglie. "Non l'ho uccisa io", ha dichiarato con fermezza Visintin, la voce rotta dall'emozione. "Sono innocente e lo dimostrerò".
L'uomo, visibilmente provato, si è soffermato anche sulla figura di Sterpin, un nome che ricorre frequentemente nelle indagini. "Ci sono cose strane, stranezze che non riesco a spiegarmi", ha ammesso, lasciando intendere la presenza di elementi ancora oscuri nella vicenda. Visintin si è detto fiducioso nell'operato delle forze dell'ordine e ha auspicato che la verità venga presto alla luce, per dare finalmente pace alla memoria di Lilly e alla sua famiglia.
L'intervista si è concentrata anche sulle dinamiche della relazione tra Lilly e il suo amante, aspetto che Visintin ha descritto come complesso e segnato da momenti di tensione. "Non voglio parlare male di nessuno", ha precisato, "ma certe cose, certe situazioni, avrebbero dovuto essere chiarite molto prima". La sua testimonianza getta nuova luce su un caso che, nonostante il passare del tempo, continua a rimanere avvolto nel mistero. La magistratura è ora chiamata a fare chiarezza su quanto accaduto e a individuare gli eventuali responsabili della morte di Lilly Resinovich.
La speranza di Visintin è che le indagini possano portare a una verità definitiva, perché la sua verità, dice, è quella di un uomo distrutto dal dolore e falsamente accusato.
Questa è una ricostruzione giornalistica basata su informazioni di pubblico dominio e non costituisce una verità giudiziaria.
(