**Conflitto russo-ucraino: aperture distensive da Mosca secondo Trump, Kiev si dice disponibile al dialogo.**
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Zelensky apre a Trump, Mosca invia segnali di distensione: si intravede la fine del conflitto?
Kiev, Ucraina - In un'inattesa svolta nel conflitto che da oltre due anni lacera l'Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha rilasciato dichiarazioni che aprono a un possibile dialogo con l'ex (e forse futuro) presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Siamo pronti a lavorare sotto la guida di Trump," ha affermato Zelensky, sottolineando la necessità di un approccio pragmatico per porre fine alle ostilità con la Russia.
Le parole di Zelensky giungono in concomitanza con segnali incoraggianti provenienti da Mosca. Secondo quanto riportato da fonti vicine all'entourage di Trump, il tycoon avrebbe dichiarato di aver ricevuto "forti segnali per la pace" da parte della Russia. Sebbene i dettagli di questi segnali rimangano avvolti nel riserbo, la semplice menzione di una possibile apertura al dialogo da parte russa rappresenta un'evoluzione significativa nel panorama geopolitico.
In risposta a queste nuove dinamiche, il governo ucraino ha espresso la sua "prontezza a negoziare". Un portavoce del governo ha dichiarato: "L'Ucraina è sempre stata aperta a una soluzione diplomatica del conflitto, purché essa rispetti la nostra integrità territoriale e la nostra sovranità nazionale." Resta da vedere se questi segnali di distensione si tradurranno in un vero e proprio negoziato di pace.
Tuttavia, la strada verso la pace è ancora lastricata di ostacoli. Le posizioni delle due parti rimangono distanti su questioni cruciali come il futuro dei territori occupati e le garanzie di sicurezza per l'Ucraina.
Gli analisti politici avvertono che è ancora presto per cantare vittoria, ma sottolineano che il semplice fatto che le parti in conflitto stiano prendendo in considerazione la possibilità di un dialogo rappresenta un passo avanti significativo. Resta da vedere se l'eventuale ritorno di Trump alla Casa Bianca potrà fungere da catalizzatore per un processo di pace duraturo.
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