Ilva: Cassa integrazione, accordo raggiunto. Addetti a 3.062 nel 2025
Acciaierie d'Italia: proroga Cassa Integrazione per 12 mesi
Un accordo fondamentale è stato raggiunto oggi al Ministero del Lavoro: la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti di Acciaierie d'Italia, in amministrazione straordinaria, è stata prorogata di 12 mesi. La precedente proroga, scaduta il 28 febbraio, lasciava migliaia di lavoratori nel limbo. Questa decisione rappresenta una boccata d'ossigeno per le maestranze e getta una luce, seppur flebile, in fondo al tunnel di una crisi che dura da anni.
La trattativa, complessa e articolata, ha visto impegnati rappresentanti sindacali e governo per settimane. L'obiettivo era quello di trovare una soluzione che salvaguardasse i posti di lavoro e che al contempo consentisse una ristrutturazione aziendale sostenibile. L'accordo raggiunto prevede la proroga della Cig per un anno, garantendo così continuità economica ai lavoratori.
Tuttavia, il futuro resta incerto. Il piano di ristrutturazione prevede un graduale ridimensionamento del personale. Si prevede infatti un ulteriore calo occupazionale nel 2025, con un numero di addetti previsto intorno ai 3.062. Questa prospettiva, seppur meno drammatica rispetto a scenari precedentemente ipotizzati, rimane fonte di preoccupazione per i dipendenti e per le comunità locali che dipendono dall'industria siderurgica.
Il Ministero del Lavoro si è impegnato a monitorare costantemente l'attuazione del piano di ristrutturazione e a supportare i lavoratori nella fase di transizione. Saranno predisposti programmi di ricollocazione e di formazione professionale per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro di coloro che perderanno il posto di lavoro. È previsto, inoltre, un tavolo di confronto periodico tra le parti sociali per valutare l'andamento della situazione e apportare eventuali modifiche al piano.
La strada per il rilancio di Acciaierie d'Italia è ancora lunga e tortuosa, ma l'accordo sulla cassa integrazione rappresenta un passo importante. Ora è fondamentale che tutte le parti in causa, governo, azienda e sindacati, collaborino fattivamente per garantire un futuro dignitoso ai lavoratori e la sopravvivenza di un settore strategico per l'economia nazionale. Il percorso necessita di trasparenza e impegno concreto per evitare che le incertezze si trasformino in ulteriore sofferenza per le persone coinvolte. La speranza è che questo accordo possa rappresentare un punto di svolta verso una definitiva ripresa.
Per maggiori informazioni sulle iniziative di supporto ai lavoratori, si consiglia di consultare il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
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