**Meloni in bilico: l'asse leghista con Trump mina la sua stabilità.**

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Meloni tra Europa, Trump e le tensioni interne: un equilibrio precario

Mentre il panorama politico internazionale si fa sempre più complesso, la Presidente del Consiglio si trova a navigare in acque agitate. La sua ambizione di porsi come ponte tra le posizioni europee e l'amministrazione Trump, qualora quest'ultimo dovesse tornare alla Casa Bianca, si scontra con la realtà di una maggioranza interna tutt'altro che monolitica.

La premier, consapevole dell'importanza di mantenere saldi i rapporti transatlantici e di tutelare gli interessi nazionali in un contesto globale in rapida evoluzione, sta cercando di tessere una tela diplomatica che possa conciliare le diverse sensibilità. Un compito arduo, reso ancor più difficile dalle divergenze interne alla coalizione di governo.

In particolare, alcune frange della Lega, storicamente vicine alle posizioni di Trump, sembrano spingere per un approccio più diretto e meno incline al compromesso con le istituzioni europee. Questa pressione interna mette a dura prova la strategia di equilibrio perseguita dalla Presidente del Consiglio, costretta a destreggiarsi tra le esigenze della politica estera e le dinamiche della politica interna.

La capacità della premier di gestire queste tensioni sarà cruciale per la stabilità del governo e per la credibilità dell'Italia a livello internazionale. La sfida è quella di mantenere la barra dritta, difendendo gli interessi nazionali senza isolarsi dal contesto europeo e senza alienarsi potenziali alleati oltreoceano. Un compito che richiede nervi saldi, abilità diplomatica e una profonda conoscenza delle dinamiche politiche in gioco.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se la strategia di equilibrio di Meloni reggerà alle pressioni interne ed esterne, o se le diverse anime della sua maggioranza finiranno per prevalere, compromettendo la sua ambiziosa agenda di politica estera.

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(02-03-2025 04:00)