Crollo Bitcoin (-18%): colpevole Trump? Summit criptovalute alla Casa Bianca il 7 marzo
I dazi minacciati da Trump mandano in crisi il Bitcoin: crollo del 18% a febbraio
Febbraio 2024 si è rivelato un mese nero per il Bitcoin e per il mercato delle criptovalute in generale. La minaccia di nuove tariffe commerciali da parte di Donald Trump ha scatenato una vera e propria tempesta perfetta, causando il maggior calo mensile dal giugno 2022. Il Bitcoin, in particolare, ha subito un tonfo significativo, perdendo circa il 18% del suo valore nel corso del mese, portando la sua flessione dal picco massimo del 20 gennaio ad un considerevole 28%.
L'ombra delle politiche protezionistiche di Trump si è abbattuta sul mercato delle criptovalute, generando incertezza e causando una fuga di capitali da asset considerati rischiosi. Gli investitori, spaventati dalla prospettiva di nuove barriere commerciali e dalla conseguente instabilità economica, hanno preferito spostare i propri investimenti verso strumenti considerati più sicuri. Questa situazione ha contribuito a creare una spirale negativa, con vendite massicce che hanno amplificato il calo dei prezzi.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di chiarezza regolamentare sul settore delle criptovalute a livello globale. La volatilità intrinseca del mercato, già elevata di per sé, viene ulteriormente esacerbata da eventi geopolitici come quelli innescati dalle dichiarazioni di Trump. Gli analisti prevedono che la situazione potrebbe rimanere incerta nelle prossime settimane, con possibili ulteriori oscillazioni dei prezzi.
In questo scenario di profonda incertezza, assume particolare rilevanza il Crypto Summit che si terrà alla Casa Bianca il 7 marzo. L'evento rappresenta un'importante occasione per affrontare le sfide e le opportunità legate al mondo delle criptovalute, discutendo di regolamentazione e cercando di definire un quadro normativo più chiaro e stabile, necessario per favorire la crescita del settore e la tutela degli investitori.
Si attende con interesse quale sarà l'esito di questo summit e se le misure che ne scaturiranno riusciranno a ristabilire fiducia nel mercato e a mitigare l'impatto negativo delle minacce protezionistiche. L'attenzione è alta, non solo tra gli operatori del settore, ma anche tra gli investitori tradizionali che osservano con crescente preoccupazione gli sviluppi di questo mercato in rapida evoluzione e dalle forti potenzialità.
Il futuro del Bitcoin e delle altre criptovalute rimane quindi incerto, appeso a un filo tra le possibili nuove normative e l'influenza di fattori geopolitici imprevedibili. La strada per la stabilità e la crescita del settore è ancora lunga e irta di ostacoli.
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