Condizioni di salute del Papa: permane la stretta sorveglianza medica in seguito alla crisi respiratoria.
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Papa Francesco in Ospedale: "Decorso Più Lungo e Osservazione Stretta" Parla l'Infettivologo Petrosillo
Roma - Il mondo trattiene il fiato per le condizioni di Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli dopo un episodio acuto di broncospasmo accompagnato da vomito. La notizia, giunta ieri, ha destato immediata preoccupazione, e sebbene il Pontefice sia descritto come stabile, la prognosi resta riservata.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il Professor Nicola Petrosillo, infettivologo del Campus Biomedico di Roma, per fare chiarezza sui rischi e sul possibile decorso della malattia. "Episodi di broncospasmo, soprattutto in pazienti anziani e con una storia clinica complessa come quella del Santo Padre, richiedono grande attenzione," ha spiegato il Professor Petrosillo. "Il vomito, in questo contesto, potrebbe indicare una reazione più severa o complicazioni." BR
Alla domanda su cosa attenda ora il Papa, l'esperto ha risposto: "Sicuramente, una osservazione prolungata in ambiente ospedaliero è fondamentale. Ci aspettiamo un decorso della malattia più lungo rispetto a quanto si potrebbe prevedere in un paziente più giovane e senza patologie preesistenti. L'età e le condizioni pregresse impongono una cautela maggiore e un monitoraggio costante delle funzioni vitali." BR
Il Professor Petrosillo ha poi aggiunto: "Non è possibile al momento prevedere con certezza i tempi di recupero, ma è cruciale che il Papa riceva tutte le cure necessarie e il riposo adeguato per superare questa fase delicata."
La comunità internazionale continua a pregare per la pronta guarigione del Santo Padre, mentre gli aggiornamenti medici sono attesi con ansia.
Per approfondire le patologie respiratorie negli anziani, si può consultare il sito del Istituto Superiore di Sanità.
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