Raqqa: Incontro con i Curdi sfollati.

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Raqqa:Dalle Ceneri della Guerra alla Disperazione Umana

Una nuova crisi umanitaria si abbatte sull'ex capitale dello Stato Islamico, Raqqa, a pochi anni dalla sua liberazione. La città, già martoriata dai combattimenti tra le forze della coalizione internazionale a guida americana e i miliziani dell'ISIS, versa nuovamente in condizioni precarie. Le testimonianze raccolte tra i rifugiati curdi, che hanno cercato scampo nei campi profughi circostanti, descrivono una situazione di abbandono e disperazione.

"Non c'è più nulla a Raqqa," racconta Fatima, una donna di 45 anni fuggita con i suoi tre figli. "Le nostre case sono state distrutte, le infrastrutture sono inesistenti e manca l'acqua potabile. Abbiamo perso tutto." La ricostruzione, promessa a più riprese, stenta a decollare, lasciando la popolazione in balia di malattie, fame e insicurezza.

Le mine antiuomo, disseminate dai miliziani prima della loro ritirata, continuano a mietere vittime tra i civili che tentano di rientrare nelle proprie abitazioni. Le organizzazioni umanitarie presenti sul territorio denunciano la mancanza di fondi e di personale per far fronte all'emergenza.

Aisha, operatrice umanitaria di una ONG locale, ci spiega: "Siamo allo stremo. Non riusciamo a garantire a tutti i rifugiati cibo, assistenza medica e un riparo adeguato. La comunità internazionale deve intervenire urgentemente per evitare una catastrofe umanitaria."

La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di gruppi armati che, approfittando del caos, si contendono il controllo del territorio. La paura e l'incertezza regnano sovrane tra la popolazione civile, intrappolata in un ciclo di violenza e privazione.Il futuro di Raqqa e dei suoi abitanti appare sempre più incerto.

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(27-02-2025 19:25)