Libro di Veltroni a scuola a Buccinasco: polemica tra Lega e Pd

Guerra di libri nelle scuole: Costituzione e ideologie al centro del dibattito

Una nuova battaglia politica infiamma il dibattito sulle scuole elementari italiane. Al centro della contesa, libri e contenuti ritenuti inadatti da alcune forze politiche. A Buccinasco, il sindaco Pruiti ha donato alle scuole elementari del paese copie del libro sulla Costituzione, scatenando la reazione furibonda della Lega. “Gravissimo,” ha tuonato Matteo Salvini, “temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche.”

Il capogruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, ha invece difeso l'iniziativa, sottolineando che il libro in questione, parla della vita e dell'opera di Pio La Torre, figura simbolo della lotta contro la mafia. Majorino ha definito le critiche della Lega “un'assurda strumentalizzazione.”

Ma la polemica non si ferma qui. A Buccinasco, non solo la Costituzione è finita nel mirino. Il sindaco ha anche regalato alle scuole un libro di Walter Veltroni, scelta che ha nuovamente acceso gli animi. La Lega ha parlato di “imposizione di ideologie gender,” accusando l'amministrazione di voler indottrinare i bambini. Il Pd ha risposto definendo le accuse “assurde e prive di fondamento.”

La vicenda evidenzia una crescente polarizzazione sul ruolo della scuola nella formazione dei giovani e sulla trasmissione dei valori civili e culturali. La scelta dei libri di testo e dei materiali didattici diventa, così, terreno di scontro politico, con accuse di “indottrinamento” che volano da una parte e dall’altra. Si apre, dunque, un dibattito cruciale sulla necessità di garantire un'educazione civica completa e pluralista, ma anche sul rischio di strumentalizzare la scuola per fini di propaganda politica.

La questione solleva interrogativi importanti sul ruolo delle istituzioni locali e sulla libertà di scelta pedagogica. È fondamentale, infatti, garantire a insegnanti e dirigenti scolastici l’autonomia necessaria per costruire percorsi didattici adeguati alle esigenze degli studenti, evitando di trasformare le scuole in campi di battaglia ideologici.

Resta da capire come si evolverà la situazione e se questa diatriba si estenderà ad altre realtà italiane, alimentando ulteriormente la già accesa discussione sulla formazione dei giovani cittadini.

(24-02-2025 16:24)