Aggressione a Trento: poliziotta transgender ferita gravemente
Trento, la poliziotta transgender aggredita a San Valentino: "Un pestaggio brutale, ma non mi nasconderò"
Una giovane poliziotta transgender è stata brutalmente aggredita la notte di San Valentino a Trento da un gruppo di individui che, a suo dire, erano ultrà di estrema destra.La violenza, avvenuta all'esterno di un bar, è stata descritta dalla vittima come un vero e proprio inferno. "Indossavo una minigonna – ha raccontato la poliziotta – e mi hanno colpita con calci e pugni. Prima però c'è stato un breve scambio di parole, una spallata, una chiara provocazione".
Secondo il racconto della donna, gli aggressori avrebbero iniziato a insultarla prima di passare alle mani. L'aggressione, di cui sono in corso le indagini da parte delle forze dell'ordine, ha lasciato la giovane con diverse contusioni e ferite. La polizia sta lavorando per identificare gli aggressori e ricostruire la dinamica dell'accaduto, analizzando anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
"Nonostante la violenza subita, non intendo nascondermi – ha dichiarato con fermezza la poliziotta – Voglio che chi mi ha aggredito sia punito. Non mi lascerò intimidire".
L'episodio ha suscitato profonda indignazione e condanna da parte delle associazioni LGBTQ+ e delle forze politiche progressiste. La vicenda sottolinea ancora una volta l'importanza della lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione, anche in un contesto, come quello trentino, spesso percepito come relativamente tranquillo.
“Questo episodio – ha commentato un rappresentante di un'associazione per i diritti LGBTQ+ – è un duro monito. È fondamentale che le istituzioni garantiscano protezione e giustizia alle vittime di aggressioni omofobe e transfobiche.”
Le indagini sono in corso e si attendono sviluppi nelle prossime ore. L'auspicio è che si riesca a far luce pienamente su quanto accaduto e a garantire che i responsabili siano assicurati alla giustizia. La solidarietà alla poliziotta aggredita è unanime, a testimonianza del rifiuto da parte della comunità di ogni forma di violenza.
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