Migranti espulsi dagli USA bloccati in un hotel di Panama
Migranti bloccati a Panama City: "Aiutateci, non siamo sicure"
Panama City, [Data della pubblicazione] - Due giovani donne, tra le centinaia di migranti espulsi dagli Stati Uniti e trattenute nell'hotel Decápolis, trasformato in un centro di "custodia temporanea", hanno lanciato un appello disperato ai media internazionali. Dalle finestre della struttura, hanno mostrato cartelli con la scritta "Aiutateci" e "Non siamo sicure nel nostro Paese", denunciando le precarie condizioni in cui sono costrette a vivere.
La situazione all'interno dell'hotel è descritta come critica. I migranti, provenienti da diverse nazioni dell'America Latina e dei Caraibi, sono stipati in stanze sovraffollate, con scarse risorse igieniche e alimentari. Le testimonianze raccolte parlano di ansia e paura per la propria incolumità, in assenza di garanzie di sicurezza e di un futuro certo. Molti sono stati espulsi tramite il titolo 42, la norma introdotta dall'amministrazione Trump e mantenuta da quella Biden, che consente agli Stati Uniti di espellere rapidamente i migranti per motivi sanitari, nonostante le critiche di numerose organizzazioni per i diritti umani che denunciano la violazione dei diritti fondamentali.
"Abbiamo paura", ha dichiarato una delle giovani donne, visibilmente emozionata durante una breve intervista telefonica. "Non sappiamo cosa ci aspetta. Siamo state espulse senza alcuna possibilità di contattare le nostre famiglie, senza sapere quando potremo lasciare questo luogo". L'altra ragazza ha aggiunto: "Le condizioni qui sono terribili. Non abbiamo abbastanza cibo, acqua o medicine. Abbiamo bisogno di aiuto."
L'appello delle due giovani donne ha acceso i riflettori sulla situazione drammatica dei migranti espulsi dagli Stati Uniti e bloccati a Panama. Organizzazioni umanitarie internazionali stanno sollecitando le autorità panamensi ad intervenire per garantire la sicurezza e i diritti fondamentali dei migranti, fornendo loro assistenza medica, alloggio adeguato e assistenza legale. La richiesta è quella di trovare una soluzione rapida e umana che eviti ulteriori sofferenze a chi è già in una situazione di estrema vulnerabilità. La richiesta di intervento è rivolta anche agli Stati Uniti, affinché si assuma la responsabilità di garantire il rispetto dei diritti umani di coloro che vengono espulsi dal suo territorio.
La comunità internazionale è chiamata a rispondere a questo grido di aiuto, offrendo soluzioni concrete e durature ad una crisi umanitaria in costante crescita.
È necessario un intervento immediato e deciso per evitare che questa situazione degeneri ulteriormente. La speranza è che l'appello delle due giovani donne non resti inascoltato e che si possa garantire a tutti i migranti trattenuti nel Decápolis dignità e sicurezza.
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