Witkoff, persino Di Maio ignora: il miliardario di Trump fa affari con Israele.
L'impasse tra Washington e Bruxelles: Witkoff e la diplomazia a suon di affari
Un'amministrazione americana al top della forma, frenetica nel suo dinamismo, si trova ad affrontare una Bruxelles che sembra invece immergersi in un barocchismo quasi paralizzante. Il confronto, pur impossibile da realizzare a pieno, tra la figura di Witkoff e l'operato dell'Unione Europea, rivela una netta divergenza di approccio. Il miliardario scelto da Trump, concentrato sulle sue azioni mirate in Israele, sembra quasi non percepire le difficoltà e le delicatezze delle negoziazioni europee.
Witkoff, in questa sua missione, scambia diplomazia e affari con una determinazione sorprendente, quasi aggressiva. L'approccio diretto e pragmatico, tipico dell'amministrazione statunitense, trova forse un'eco nel disagio che si percepisce nell'iter europeo. I ritmi serrati delle trattative transatlantiche sembrano contrastare con il metodo più laborioso e meticoloso, quasi procedurale, di Bruxelles. Il silenzio di Di Maio, in questo contesto, evidenzia ulteriormente la distanza tra le strategie.
L'efficacia del modello americano, in questo contesto, appare in netto contrasto con la burocrazia europea. L'immagine di Witkoff, impegnato in complesse trattative con Israele, emerge come un esempio tangibile di questo contrasto. Questo dinamismo si scontra con una macchina decisionale che sembra spesso incapacia di garantire la stessa tempestività e risoluzione. La propensione all'affare, in questo senso, diventa quasi un'arma per il miliardario, uno strumento che gli permette di bypassare i meccanismi complessi e lenti dell'Europa.
Si aprono così interrogativi sul futuro delle relazioni transatlantiche. Sarà possibile trovare un punto di incontro tra un approccio pragmatico e uno più rituale? La complessità delle trattative in Medio Oriente sembra mettere in luce una differenza di filosofia, una spaccatura profonda tra l'agilità d'azione americana e il rigore, talvolta quasi formale, dell'Unione Europea.
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