Macron e Trump, chiamata prima del vertice Ue; Meloni a Parigi.
L'iniziativa di Macron e le reazioni critiche: tempi e modi contestati
Parigi, un vertice Ue al centro di un'intensa dialettica. L'iniziativa francese, guidata dal presidente Macron, non ha convinto tutti gli attori internazionali. Diverse voci critiche si sono levate, mettendo in evidenza le problematiche legate ai tempi e ai modi di svolgimento del vertice.
Tra le voci più autorevoli che si sono schierate contro questa impostazione figura la premier italiana, Giorgia Meloni.
Il presidente francese ha condotto intense trattative prima dell'inizio del vertice, tenendo un colloquio telefonico con il presidente americano, Donald Trump. Questa telefonata, intercorsa poco prima del vertice, ha ulteriormente alimentato il dibattito.
Il presidente Macron ha cercato di imprimere un'impronta particolare all'incontro, ma le reazioni negative hanno segnato un'inquietudine riguardo alle strategie di mediazione utilizzate.
L'arrivo della premier Meloni ha ulteriormente alimentato l'attenzione sul vertice. La sua posizione critica nei confronti delle scelte operate da Macron è nota e confermata dagli ultimi eventi.
L'agenda del vertice, fin dalle prime ore, è stata sottoposta a un attento esame, con le deleghe che hanno dato il via alle discussioni, hanno posto in luce divergenze e sospetti su quale sarebbe stata la strategia finale.
La mancata condivisione di alcuni punti chiave con i partner europei ha contribuito al clima di tensione.
Il vertice è ancora in corso, e le negoziazioni proseguono. L'esito della riunione rimane incerto.
Il dibattito sul vertice Ue si fa sempre più acceso, con voci critiche che mettono in discussione le scelte adottate. I dettagli sulle future mosse diplomatiche sono ancora da definire.
Il presidente francese, in una conferenza stampa, si è difeso affermando di lavorare per l'interesse comune dell'Unione Europea. Ma le dichiarazioni sono state accolte con scetticismo da alcuni osservatori.
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