Litio boliviano: la società civile si ribella
Bolivia: Proteste contro i contratti sul litio, accuse di favoritismi a Cina e Russia
La Bolivia è scossa da una nuova ondata di proteste contro il governo, alimentate da forti accuse di favoritismo nei confronti di aziende cinesi e russe nell'ambito degli accordi per l'estrazione del litio. La società civile boliviana denuncia la mancanza di trasparenza e l'assegnazione di contratti vantaggiosi a società estere, a discapito degli interessi nazionali e delle comunità locali.
Secondo le organizzazioni ambientaliste e i rappresentanti delle comunità indigene, coinvolte direttamente nella protesta, i contratti firmati non prevedono adeguate garanzie per la protezione dell'ambiente e per la salvaguardia delle risorse idriche, già scarse nella regione del Salar de Uyuni, principale sito di estrazione del litio. “Questi accordi sono stati negoziati in segreto, senza consultare le popolazioni locali e senza garantire la partecipazione effettiva della società civile”, afferma Maria Sanchez, portavoce di un'importante organizzazione ambientalista boliviana. La denuncia è rivolta sia al governo, accusato di scarsa trasparenza, sia alle aziende coinvolte, ritenute responsabili di una potenziale sfruttamento delle risorse.
Le proteste, iniziate nelle settimane scorse, si sono intensificate negli ultimi giorni, con manifestazioni in diverse città boliviane. I manifestanti chiedono la sospensione immediata dei contratti e la convocazione di un tavolo di trattative che coinvolga la società civile, per garantire una gestione trasparente e sostenibile delle risorse di litio. “Non vogliamo che il litio diventi una nuova fonte di conflitto e di disuguaglianza”, dichiara Juan Perez, rappresentante di una comunità indigena vicina al Salar de Uyuni. “Chiediamo un modello di sviluppo che tenga conto delle esigenze delle nostre comunità e della protezione dell'ambiente. Non possiamo permettere che il nostro futuro venga ipotecato per il profitto di pochi”.
Il governo boliviano, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle accuse. Tuttavia, la pressione della società civile e l'ampia eco mediatica internazionale stanno aumentando la pressione sul governo affinché fornisca spiegazioni chiare e trasparenti sugli accordi siglati con le aziende cinesi e russe. La situazione rimane tesa e il rischio di un'ulteriore escalation delle proteste è concreto. Si attende con ansia una risposta ufficiale del governo e l'avvio di un dialogo costruttivo che possa garantire una gestione equa e sostenibile delle risorse di litio in Bolivia. Per ulteriori aggiornamenti si consiglia di consultare siti informativi come BBC News e Al Jazeera.
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