Gli ex-fedelissimi di Trump, emarginati da Hollywood?

Il mistero degli "ambasciatori" di Trump a Hollywood: silenzio assordante su Stallone, Voight e Gibson
Un'iniziativa di alto profilo, annunciata con clamore, finita nel nulla. Il Los Angeles Times ha sollevato un velo di mistero su una presunta nomina del Presidente americano, che avrebbe scelto Sylvester Stallone, Jon Voight e Mel Gibson come "ambasciatori" per rendere "great again" Hollywood. Un'operazione di rebranding, un tentativo di rilancio del settore cinematografico americano attraverso tre figure di spicco, ma di cui non si hanno più notizie.
Secondo il Los Angeles Times, il silenzio è assordante. Il giornale ha contattato i tre attori, tentando di ottenere una conferma o una smentita riguardo a questa nomina. Nessuna risposta. Nessuna dichiarazione. Nessun comunicato stampa. Solo un vuoto di informazioni che alimenta le speculazioni.
Il mistero si infittisce. Non ci sono tracce pubbliche di un coinvolgimento di Stallone, Voight e Gibson in iniziative legate a questo presunto progetto di rilancio di Hollywood. Non sono emerse foto, video o dichiarazioni che possano confermare la notizia. La totale assenza di attività da parte dei tre attori in questo contesto rende la vicenda ancora più strana.
La credibilità della notizia è fortemente messa in discussione. L'assenza di qualsiasi prova a supporto della nomina, unita all'immutabilità del panorama di Hollywood, lascia interrogativi senza risposta. Si attende una presa di posizione ufficiale, sia da parte della Casa Bianca che dagli stessi attori, per fare chiarezza su una vicenda che, al momento, appare avvolta da un alone di mistero.
La questione solleva anche interrogativi sulla trasparenza dell'amministrazione americana e sui metodi utilizzati per promuovere iniziative di questo tipo. L'opacità che circonda questa presunta nomina alimenta dubbi e alimenta le critiche sull'operato del Presidente.
Il silenzio di Stallone, Voight e Gibson rimane un enigma. Attori di grande fama, abituati ai riflettori, hanno scelto di non commentare, lasciando spazio a interpretazioni e a una crescente incertezza. La storia sembra essere più un'ombra che una realtà concreta.
Il Los Angeles Times continua le sue indagini, sperando di fare luce su questo intrigo hollywoodiano.
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