Odessa al sicuro: la Marina ucraina pattuglia il mare contro mine e droni.

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Nel Mar Nero, la sentinella di Odessa: "I russi non si fermano"
Le acque del Mar Nero, un tempo placide, sono oggi teatro di una guerra silenziosa, una lotta costante per la sopravvivenza e la protezione di Odessa. "Qui non c'è nessun cessate il fuoco, i russi continuano a sparare," mi confida un ufficiale della Marina Ucraina, mentre la nostra imbarcazione solca le onde agitate. BRBRA bordo di un pattugliatore, la vita scorre frenetica. Le pattuglie si susseguono giorno e notte, scandite dal ritmo ossessivo dei radar e dalla tensione palpabile nell'aria. La minaccia è duplice: droni kamikaze, capaci di infliggere danni ingenti, e mine marine, insidie invisibili che si celano sotto la superficie. BRBR"Il nostro compito è proteggere Odessa," spiega il comandante, indicando la costa all'orizzonte. "La città è un obiettivo strategico per i russi, e noi dobbiamo fare tutto il possibile per difenderla." BRBRLa caccia ai droni è incessante. I sensori scrutano il cielo alla ricerca di anomalie, mentre i sistemi di difesa aerea sono pronti a intervenire in qualsiasi momento. Ma la vera sfida è la lotta contro le mine. BRBR"I russi le disseminano ovunque," dice un marinaio addetto al dragaggio, "sono un pericolo costante per la navigazione civile e militare." BRBRIl lavoro è rischioso, ma la determinazione è incrollabile. Ogni giorno, questi uomini e donne rischiano la vita per garantire la sicurezza della loro città e del loro paese. La loro è una battaglia silenziosa, combattuta lontano dai riflettori, ma non meno importante per il destino dell'Ucraina. BRBRL'eco degli spari russi arriva fino a riva, un monito costante che la guerra è tutt'altro che finita. Ma nel Mar Nero, la sentinella di Odessa continua a vegliare.```(