L'ultimatum di Vance: Mosca e Kiev si decidano

Altolà di Harris: Tregua in Ucraina, o si procede senza Mosca e Kiev
La vicepresidente americana Kamala Harris ha lanciato un appello pressante a Mosca e Kiev affinché accettino una tregua nell'attuale conflitto. Le sue parole, pronunciate durante una recente conferenza stampa a Washington, hanno avuto un tono inequivocabilmente deciso: "La situazione è insostenibile. Dobbiamo trovare una via d'uscita, una pausa nella violenza che permetta di avviare un dialogo costruttivo".
Harris ha sottolineato l'urgenza della situazione, evidenziando le crescenti perdite umane e il deterioramento della situazione umanitaria. La sua dichiarazione segue una serie di colloqui diplomatici intensi, ma finora senza risultati concreti. L'amministrazione Biden sembra stanca delle lentezze e dell'immobilismo delle parti in causa.
Il senatore americano Lindsey Graham, in un'intervista rilasciata a Fox News, ha espresso un sostegno esplicito all'iniziativa di Harris: "Credo che la vicepresidente stia facendo la cosa giusta. Se Mosca e Kiev non collaborano a una tregua, dobbiamo essere pronti a prendere decisioni più incisive". Graham ha poi aggiunto, con un tono più duro, che gli Stati Uniti non possono permettersi di rimanere inermi di fronte all'escalation del conflitto.
Anche il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha confermato l'impegno dell'amministrazione a favorire una soluzione diplomatica, ma ha avvertito che la pazienza sta per esaurirsi. "Stiamo valutando tutte le opzioni", ha dichiarato Sullivan, lasciando intendere la possibilità di ulteriori sanzioni o di un aumento dell'assistenza militare all'Ucraina, qualora la diplomazia dovesse fallire.
L'appello di Harris, dunque, rappresenta un punto di svolta nella strategia americana. Si passa da un approccio di cauta mediazione a una posizione più decisa, con l'esplicita minaccia di un'azione unilaterale se Mosca e Kiev non si mostreranno disposte a collaborare per raggiungere una tregua. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se questo ultimatum riuscirà a sbloccare la situazione o se, al contrario, porterà a un'ulteriore intensificazione del conflitto.
L'ambasciatore americano presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha ribadito l'importanza della cooperazione internazionale per affrontare la crisi, sollecitando un impegno concreto da parte di tutti i membri del Consiglio di Sicurezza. La comunità internazionale osserva con ansia gli sviluppi, sperando in un'inversione di tendenza che possa portare finalmente alla pace.
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