Dolore immenso: la signora dei fiori gialli rinuncia all'udienza papale.
Carmela Mancuso: Il Silenzio del Dolore e l'Abbraccio di Pasqua
Roma, – Carmela Mancuso, la donna nota per il suo omaggio floreale di fiori gialli, simbolo di speranza e vicinanza al Pontefice, quest'anno ha scelto di non recarsi in San Pietro per la Pasqua. Un silenzio carico di dolore, un'assenza che risuona più forte di qualsiasi presenza. “Troppo dolore, prego in casa”, ha spiegato con voce commossa la signora, che per anni ha occupato un posto speciale tra la folla che attendeva il Papa.
Un ricordo indelebile. La sua fedeltà e la sua devozione sono leggendarie. Quest’anno, però, l'emozione è stata troppo intensa. Ricorda con struggimento il giorno di Pasqua: “A Pasqua mi ha abbracciata e mi ha detto grazie. Poi mi ha donato un rosario”. Un gesto semplice, un contatto umano che ha lasciato un segno profondo nel cuore di Carmela, un tesoro inestimabile da custodire gelosamente. Un momento di grazia, un ricordo che ora le fa da conforto nel silenzio della sua preghiera casalinga.
La sua assenza in Piazza San Pietro è stata notata, ha lasciato un vuoto palpabile per coloro che conoscono la sua costante presenza. La signora dei fiori gialli, come è affettuosamente soprannominata, rappresentava non solo un volto familiare, ma un simbolo di fede incrollabile e di devozione semplice e sincera. La sua scelta di rimanere a casa, lontana dalla folla e dal clamore, testimonia la profondità del suo legame con il Papa e la delicatezza del suo animo.
La sua preghiera, silenziosa ma intensa, si unisce a quella di milioni di fedeli in tutto il mondo. Un'immagine, quella di Carmela in preghiera nella sua abitazione, che parla più di mille parole e che sottolinea la potenza della fede vissuta nell'intimità, lontano dai riflettori.
Il suo omaggio floreale, quest'anno, non ha raggiunto la sua destinazione abituale. Ma il profumo dei fiori gialli, simbolo di speranza e di una fede immutabile, continua a risuonare nell'aria, un segno tangibile di un legame spirituale che trascende le distanze e il dolore.
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