Il dolore di Alessandro Spiezia: "Francesco, un padre per me"

Il dolore di Alessandro Spiezia: "Francesco, un padre per me"

L'ottico amico del Papa: un dolore silenzioso nel cuore di Roma

Alessandro Spiezia, l'ottico romano che per anni ha assistito Papa Francesco, ricorda con commozione l'amico e confidente. “Un padre per me, soffro troppo”, afferma, condividendo il profondo legame che li univa, lontano dai riflettori vaticani.

Nel cuore di Roma, tra le strade antiche e i vicoli suggestivi, si trova l'attività familiare di Alessandro Spiezia, un'ottica che da generazioni serve la comunità. E' qui, lontano dalla pompa e dalla circostanza del Vaticano, che si è coltivato un rapporto speciale, un'amicizia profonda tra Alessandro e Papa Francesco. Un legame che trascende le gerarchie, che si basa su stima reciproca e affetto sincero.

Non mi chiamava mai in Vaticano”, racconta Alessandro con la voce rotta dall'emozione. “È sempre venuto qui, nel mio negozio, come un amico qualsiasi. ” Un'immagine semplice, toccante, che svela l'autenticità del loro rapporto. Nessun protocollo, nessun cerimoniale, solo due persone che condividono momenti di vita, di confidenze, di umanità.

Alessandro descrive il Papa non come una figura religiosa, ma come un padre. “Un padre per me”, ripete, e la frase risuona con la gravità del dolore che lo pervade. La perdita, seppur non esplicitamente definita, si percepisce chiaramente nel tono della voce, nelle parole cariche di tristezza. La sofferenza di Alessandro è palpabile, un dolore silenzioso che si espande al di là delle mura del suo negozio, coinvolgendo chi lo ascolta.

La sua attività, tramandata di generazione in generazione, rappresenta un punto fermo nella vita del quartiere. Un luogo di incontro, di scambio, di relazioni autentiche. Ed è proprio in questo contesto, in questa atmosfera familiare e raccolta, che si è sviluppata l'amicizia tra Alessandro e Papa Francesco, un'amicizia capace di resistere al tempo e alla distanza, un legame che il tempo non potrà cancellare.

L'ottico romano non offre dettagli sulla natura della sua sofferenza, preferendo lasciare che siano le parole, cariche di emozione, a raccontare la profondità del suo affetto per il Papa. Un'amicizia semplice, lontano dagli sfarzi, ma immensamente preziosa, un tesoro custodito gelosamente nel cuore di un uomo semplice, legato indissolubilmente alla sua famiglia, alla sua attività e, soprattutto, al ricordo di un amico speciale.

(22-04-2025 08:18)