Francesco: un cuore solo

Francesco: un cuore solo

La Fragile Melodia di Francesco: Un Papa Solo di fronte all'Orgia di Odio?

Il verbo carezzevole di Papa Francesco, capace di infondere speranza e promuovere la pace, sembrava ieri, e sembra oggi, un sussurro flebile di fronte al fragoroso coro di odio che permea il mondo. La sua costante invocazione alla fratellanza, alla giustizia e alla compassione, riecheggia quasi come un eco lontano in un mondo sempre più polarizzato e spietato. Si potrebbe dire che la sua stessa azione pastorale, la sua incessante opera di dialogo e mediazione, si scontra con una realtà globale che sembra indifferente, se non addirittura ostile, alle sue parole.

Si percepisce, nell'osservare l'operato del Pontefice, una profonda consapevolezza di questa discrepanza, una sorta di solitudine esistenziale che lo accompagna. Non una solitudine fisica, ovviamente, circondato come è da collaboratori e fedeli, ma una solitudine spirituale, una profonda consapevolezza della difficoltà, forse impossibilità, di arginare la marea crescente di violenza, di ingiustizia e di odio che travolge il pianeta. È come se il Papa, con la sua mitezza e la sua insistenza sulla via della pace, si trovasse a navigare controvento, lottando contro una tempesta che sembra inarrestabile.

Il suo appello alla pace in Ucraina, per esempio, risuona potente e accorato, ma la guerra continua, un'atroce realtà che contraddice le sue parole. E così per i tanti conflitti, le diseguaglianze, le ingiustizie che segnano il nostro tempo. La sua figura, simbolo di speranza per milioni di persone nel mondo, sembra quasi un faro in una notte tempestosa, un faro la cui luce, per quanto intensa, fatica a penetrare la fitta oscurità.

La domanda che sorge spontanea è: il Papa, nonostante la sua profonda fede e la sua incrollabile determinazione, si sente solo? Si sente forse “stonato”, come suggerisce il titolo? Non possiamo conoscere a fondo i suoi pensieri, ma osservando la sua incessante attività e la sua evidente preoccupazione per le sorti dell'umanità, non possiamo che provare una profonda ammirazione per la sua perseveranza e un senso di tristezza di fronte alla apparente impotenza del suo messaggio di pace di fronte alla forza brutale dell'odio.

L'impegno del Papa, nonostante tutto, continua. E forse proprio in questa perseveranza, in questa silenziosa e tenace resistenza, risiede la sua più grande forza. Una forza che, anche nella sua apparente fragilità, rappresenta un faro di speranza in un mondo disperatamente bisognoso di pace e di comprensione.

(22-04-2025 00:01)