Ucraina: Putin valuta proposta di Kiev su raid civili

Mosca riprende le ostilità: smentite le promesse di pace?
La situazione in Ucraina rimane estremamente tesa dopo la presunta fine del cessate il fuoco pasquale. Mosca ha ripreso le operazioni militari, dichiarando di aver ricevuto rassicurazioni dagli Stati Uniti circa l'impossibilità di adesione dell'Ucraina alla NATO. Questa affermazione, però, è stata immediatamente smentita da Kiev, che accusa la Russia di intensificare gli attacchi nella regione di Kursk.
"Le dichiarazioni di Mosca sono inaccettabili", ha dichiarato un portavoce del Ministero della Difesa ucraino in una conferenza stampa trasmessa in diretta su YouTube. "Stiamo assistendo ad un'escalation delle ostilità, con bombardamenti indiscriminati che colpiscono civili e infrastrutture essenziali. L'intensificazione degli attacchi nella regione di Kursk ne è la prova lampante."
Dal Cremlino, intanto, arrivano segnali contrastanti. Il Presidente Putin, in un'intervista rilasciata alla televisione di stato russa, ha dichiarato di "valutare attentamente la proposta di Kiev riguardante la cessazione dei raid sulle infrastrutture civili". Tuttavia, non ha fornito dettagli né garanzie concrete sulla effettiva attuazione di tale misura. La vaghezza delle dichiarazioni di Putin alimenta ulteriormente le preoccupazioni sulla reale volontà di Mosca di trovare una soluzione pacifica al conflitto.
La comunità internazionale osserva con crescente apprensione l'evolversi della situazione. L'ONU ha lanciato un appello per una immediata de-escalation delle tensioni, sottolineando l'urgente necessità di un cessate il fuoco duraturo e di un ritorno al dialogo. La crisi umanitaria in Ucraina, già drammatica, rischia di aggravarsi ulteriormente in caso di ulteriore intensificazione delle ostilità.
La situazione è in continua evoluzione e richiede un monitoraggio costante. Gli analisti internazionali prevedono un ulteriore peggioramento della situazione, in assenza di un intervento deciso da parte della comunità internazionale. Le speranze di una rapida conclusione del conflitto sembrano, al momento, molto deboli.
L'incertezza regna sovrana, mentre le informazioni provenienti dal fronte sono frammentate e spesso contrastanti. La verifica indipendente delle notizie è estremamente difficile a causa delle restrizioni imposte da entrambi i contendenti.
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