Minacce di omicidi politici in Israele: l'avvertimento di Lapid sulla crisi

Israele: Lapid accusa Netanyahu di fomentare odio, rischio di omicidi politici
Il leader dell'opposizione, Yair Lapid, ha lanciato un allarme gravissimo, accusando il Primo Ministro Benjamin Netanyahu di alimentare una campagna di odio contro il capo del servizio segreto interno, Shin Bet, paragonandola a quella che precedette l'assassinio di Yitzhak Rabin."La situazione è insostenibile", ha dichiarato Lapid in una conferenza stampa di ieri. "Netanyahu e i suoi alleati stanno conducendo una campagna di disinformazione e di demonizzazione senza precedenti contro il capo del Shin Bet, creando un clima di odio e di violenza che ricorda quello che ha portato all'omicidio di Rabin". Lapid ha sottolineato la gravità delle accuse rivolte al capo del Shin Bet, definendole "un tentativo deliberato di screditare e indebolire le istituzioni dello Stato".
L'accusa di Lapid si concentra su una serie di attacchi pubblici diretti contro il capo del Shin Bet, accusato di aver ostacolato l'agenda politica del governo. Secondo Lapid, questi attacchi, amplificati dai media di destra vicini al governo, hanno creato un ambiente di polarizzazione estrema, in cui la violenza verbale rischia di tramutarsi in violenza fisica. "Non possiamo permettere che si ripeta la tragedia del 1995", ha ammonito Lapid, ricordando l'assassinio dell'allora Primo Ministro Rabin ad opera di un estremista di destra.
"Se non si interviene immediatamente per fermare questa campagna di odio – ha proseguito Lapid – si rischia di assistere a nuovi omicidi politici. La responsabilità di Netanyahu è enorme. Il suo silenzio, la sua connivenza, sono un'approvazione di questo clima di violenza".
La dichiarazione di Lapid ha suscitato un acceso dibattito politico. Mentre alcuni hanno espresso preoccupazione per il clima di crescente tensione, altri hanno respinto le accuse come strumentalizzazioni politiche. Il governo, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Tuttavia, l'allarme lanciato da Lapid rappresenta un serio monito sulle potenziali conseguenze di una retorica politica eccessivamente polarizzante e aggressiva. La situazione resta estremamente delicata e richiede una riflessione profonda sulle responsabilità di chi alimenta l'odio e la violenza nella società israeliana. L'ombra dell'assassinio di Rabin pesa ancora pesantemente sulla coscienza nazionale e l'avvertimento di Lapid non può essere ignorato.
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