Modi riceve Vance, dazi in bilico: Boeing e Cina rinviano consegne

Trump contro gli imprenditori: "Critiche ai dazi? Sono pessimi in affari e politica!"
Donald Trump ha sferzato nuovamente gli imprenditori americani che criticano la sua politica sui dazi, definendoli "pessimi in affari e ancor più pessimi in politica". In un post su Truth Social, l'ex presidente ha ribadito la sua convinzione di essere "il più grande amico che il capitalismo americano abbia mai avuto", liquidando le critiche come frutto di una mancanza di comprensione.
La dichiarazione di Trump arriva in un momento di complessa situazione geoeconomica. Peter Navarro, ex consigliere commerciale di Trump, ha recentemente ribadito la necessità di una politica commerciale più aggressiva da parte degli Stati Uniti. Questa affermazione, seppur in linea con le posizioni dell'ex presidente, si contrappone alle preoccupazioni di molte aziende americane che lamentano l'aumento dei costi a causa dei dazi. Le tensioni commerciali con la Cina, in particolare, rimangono un punto focale del dibattito.
Nel frattempo, Wilbur Ross, ex Segretario al Commercio sotto l'amministrazione Trump, continua a sostenere che la politica dei dazi, seppur con i suoi costi, abbia contribuito a riequilibrare la bilancia commerciale americana. Una posizione che, nonostante le numerose analisi che ne contestano l'efficacia, risuona ancora nel mondo politico statunitense.
Significativo, in questo contesto, è il viaggio in India di Mike Pence. L'incontro con il Primo Ministro indiano Narendra Modi, avvenuto recentemente, ha visto al centro del dialogo la cooperazione economica e la posizione strategica dei due Paesi nel contesto della competizione con la Cina. Anche se non esplicitamente menzionati, i dazi e le politiche commerciali rappresentano un sottotesto significativo di tali discussioni.
Infine, la notizia che la Cina ha rimandato negli Stati Uniti alcuni aerei Boeing, dopo una serie di ritardi e problemi tecnici, aggiunge un ulteriore tassello a un quadro già complesso. L'episodio evidenzia le fragilità delle relazioni commerciali tra le due potenze e le difficoltà di navigare in un contesto internazionale sempre più polarizzato.
La posizione di Trump, seppur radicale e contestata, riflette un'ampia discussione sul ruolo dello Stato nell'economia globale e sulla capacità degli Stati Uniti di competere in un mondo multipolare. Il dibattito sulle politiche commerciali, e il loro impatto sulla crescita economica e l'occupazione, promette di rimanere al centro del palcoscenico politico americano per gli anni a venire.
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