Via libera USA all'Iran sul nucleare civile, Netanyahu infuriato: "Non mi piego".

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Tensione Nucleare: Apertura USA a Roma, Ira di Netanyahu

Roma, Italia - I colloqui di Roma sul programma nucleare iraniano hanno visto un'apertura significativa da parte degli Stati Uniti sull'utilizzo dell'energia atomica da parte di Teheran per scopi civili. Una mossa che, sebbene accolta con cautela da alcuni, ha immediatamente scatenato la forte opposizione del premier israeliano.


Le discussioni, tenutesi in un clima di alta tensione, hanno focalizzato l'attenzione sulla richiesta iraniana di revoca delle sanzioni internazionali, considerate un ostacolo insormontabile allo sviluppo del paese. La delegazione americana, pur aprendo alla possibilità di un programma energetico civile, ha ribadito con fermezza la linea rossa: nessun arricchimento di uranio che possa essere utilizzato per la produzione di armi nucleari.


Fonti diplomatiche riferiscono di un dialogo costruttivo ma complesso, con entrambe le parti determinate a difendere i propri interessi. La posizione iraniana è chiara: le sanzioni devono cadere affinché si possa parlare di un accordo duraturo e verificabile. Washington, dal canto suo, insiste sulla necessità di garanzie concrete che il programma nucleare iraniano rimanga pacifico.


La reazione del premier israeliano è stata immediata e inequivocabile: "Non permetteremo all'Iran di dotarsi di armi nucleari", ha dichiarato in un comunicato stampa diffuso in serata. "Israele si riserva il diritto di agire per la propria difesa".


Le parole del premier israeliano aggiungono ulteriore incertezza a un quadro già precario. La mediazione diplomatica è tutt'altro che conclusa e la strada verso un accordo sembra ancora lunga e irta di ostacoli. Un nuovo incontro è già in programma per sabato in Oman, dove si cercherà di trovare un terreno comune per superare le divergenze e scongiurare una pericolosa escalation.


Resta da vedere se le parti riusciranno a trovare un compromesso che soddisfi le esigenze di tutti gli attori coinvolti e garantisca la stabilità nella regione. La posta in gioco è alta e il futuro del programma nucleare iraniano resta appeso a un filo.

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(20-04-2025 01:00)