Vertice anti-dazi, Meloni: si faccia in Italia, altrimenti salta tutto.

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Meloni tenta la mediazione: Summit sui dazi, l'Italia si offre come alternativa a Francia e Spagna
Roma, [Data Odierna] - La premier Meloni è al lavoro per scongiurare il rischio di un fallimento del cruciale summit internazionale sui dazi. Dopo le crescenti perplessità espresse da Macron e Sanchez, la Presidente del Consiglio ha intensificato i contatti diplomatici, sentendo telefonicamente anche il cancelliere tedesco Merz. L'obiettivo è trovare una sede alternativa che possa superare le resistenze e garantire la fattibilità dell'incontro.
Fonti governative confermano che Meloni ha sottolineato, durante la conversazione con Merz, come l'Italia possa offrire un terreno più neutrale e, potenzialmente, più favorevole al raggiungimento di un accordo. "In Italia ci sono maggiori margini di riuscita," avrebbe affermato la premier, evidenziando la posizione geografica strategica e la consolidata esperienza del nostro Paese nell'organizzazione di eventi internazionali di alto livello.
La proposta italiana nasce dalla constatazione che le tensioni politiche interne in Francia e Spagna potrebbero complicare ulteriormente i negoziati. La scelta di una sede italiana, secondo Meloni, potrebbe contribuire a stemperare gli animi e a creare un clima di maggiore collaborazione tra le parti coinvolte.
Le prossime ore saranno decisive per capire se la proposta italiana verrà accolta. Si attende a breve una risposta da parte dei leader europei. Nel frattempo, il governo italiano continua a lavorare a stretto contatto con i partner internazionali per definire un programma dettagliato del summit, nel caso in cui l'offerta italiana venisse accettata. La posta in gioco è alta: un fallimento del summit sui dazi potrebbe avere conseguenze negative per l'economia globale.
L'intervento di Meloni mira a evitare uno scenario di stallo e a rilanciare il dialogo in un momento di particolare incertezza.
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