Incontro Vance-Parolin: pace e migranti, nodo irrisolto.

Incontro Vance-Parolin: pace e migranti, nodo irrisolto.

Mano tesa di Kamala Harris, ma il Vaticano attende da Trump un cambio di passo

La visita del vicepresidente Usa a Roma ha aperto un dialogo con la Santa Sede, ma le divergenze su Ucraina e Medioriente restano profonde.

La visita del vicepresidente americano Kamala Harris a Roma ha segnato un momento di dialogo con la Santa Sede, ma non ha sciolto i nodi cruciali che dividono Washington e la Città del Vaticano su temi scottanti come la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese. L'incontro tra Harris e il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, si è svolto in un clima di cortesia, definito dalla stessa Santa Sede come uno "scambio di opinioni". Tuttavia, l'assenza di un incontro con Papa Francesco evidenzia la delicatezza dei temi trattati e le profonde divergenze che permangono.

Secondo fonti vaticane, la conversazione tra Harris e Parolin si è concentrata sulla situazione internazionale, con un'attenzione particolare al conflitto in Ucraina e alla crisi umanitaria in corso. La Santa Sede ha ribadito con forza l'importanza di una soluzione pacifica al conflitto, sollecitando un cessate il fuoco immediato e l'avvio di negoziati. Su questo punto, le posizioni tra Stati Uniti e Vaticano, pur condivise nell'auspicio di una pace duratura, presentano sfumature diverse, soprattutto riguardo alle strategie da adottare per raggiungere tale obiettivo.

Anche la questione dei migranti ha rappresentato un punto di discussione rilevante. Mentre gli Stati Uniti mantengono una posizione più restrittiva sull'immigrazione, il Vaticano continua a sollecitare una maggiore accoglienza e solidarietà verso chi è costretto a lasciare la propria terra a causa di guerre, persecuzioni o povertà. La differenza di approccio su questo tema è evidente e riflette le diverse priorità e sensibilità dei due interlocutori.

Il Vaticano, pur apprezzando il gesto di dialogo della vicepresidente Harris, attende ora un cambio di passo più sostanziale da parte dell'amministrazione Trump, soprattutto per quanto riguarda la mediazione per la pace in Ucraina e un approccio più equilibrato al conflitto israelo-palestinese. La visita di Harris, quindi, rappresenta un primo passo, ma la strada verso una maggiore convergenza di vedute rimane ancora lunga e complessa. La Santa Sede continua a sperare in un impegno più deciso da parte degli Stati Uniti per la promozione della pace e della giustizia nel mondo, a partire da una soluzione diplomatica alle crisi internazionali più urgenti.

Fonti diplomatiche vaticane confermano la complessità della situazione. L'auspicio è che il dialogo aperto possa portare a risultati concreti.

(20-04-2025 01:00)