Governo del premier, la maggioranza verso pieni poteri al Presidente del Consiglio.

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Premierato, termometro elettorale: Lega in testa al gradimento, Meloni accelera
ROMA - La proposta di riforma costituzionale sul premierato, bandiera sventolata con forza da Giorgia Meloni, sembra trovare terreno fertile soprattutto all'interno dell'elettorato leghista. I primi sondaggi, seppur da prendere con le dovute cautele, indicano un entusiasmo decisamente più marcato tra i sostenitori del Carroccio rispetto a quelli degli altri partiti di centrodestra.
Secondo un'analisi interna diffusa in ambienti parlamentari, una percentuale significativa di elettori della Lega vedrebbe di buon occhio la figura di un Presidente del Consiglio eletto direttamente dai cittadini, con maggiori poteri e una legislatura garantita. Seguono, in ordine di gradimento, gli elettori di Fratelli d'Italia e Forza Italia, pur con percentuali leggermente inferiori.
Interessante notare, inoltre, un timido consenso emergente anche tra alcune frange del centro, in particolare tra chi auspica una maggiore stabilità governativa e una leadership più forte.
Il dibattito, ovviamente, è acceso. L'opposizione paventa rischi di derive autoritarie e una lesione dei poteri del Presidente della Repubblica, mentre la maggioranza difende la necessità di superare le instabilità politiche che hanno caratterizzato la storia recente del nostro Paese.
La riforma, che mira a un capo dell'esecutivo svincolato da possibili ribaltoni parlamentari, è vista da molti come una scommessa audace, capace di polarizzare ulteriormente il quadro politico. Resta da vedere se, nei prossimi mesi, il gradimento iniziale si consoliderà o se le polemiche e i dubbi sollevati dalle opposizioni riusciranno a erodere il consenso finora registrato.
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