Gaza: raid israeliani, 25 vittime

Gaza: raid israeliani, 25 vittime

Israele torna a colpire Gaza: 25 morti in nuovi raid

La tregua di due mesi è finita. Israele ha ripreso gli attacchi aerei e terrestri sulla Striscia di Gaza il 18 marzo 2024, segnando la fine di un periodo di relativa calma durato otto settimane. I raid aerei e le incursioni terrestri hanno causato la morte di almeno 25 palestinesi, secondo fonti mediche locali. La situazione è drammatica e si teme un'escalation del conflitto.

Le forze israeliane hanno giustificato l'azione militare citando "minacce imminenti" provenienti da gruppi armati palestinesi a Gaza. Secondo i comunicati militari, gli obiettivi degli attacchi sarebbero stati infrastrutture "militari" di Hamas e della Jihad islamica palestinese. Tuttavia, testimonianze raccolte sul posto riportano anche il bombardamento di abitazioni civili, causando vittime tra la popolazione non coinvolta nel conflitto.

L'Onu ha espresso profonda preoccupazione per l'escalation della violenza, invitando tutte le parti coinvolte a moderare le proprie azioni e a dare priorità alla protezione dei civili. Diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti e l'Unione Europea, hanno rilasciato dichiarazioni di preoccupazione, sollecitando una de-escalation immediata e il ritorno a un cessate il fuoco duraturo.

La comunità internazionale si trova ora di fronte a una nuova sfida nel tentativo di mediare una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese. La situazione umanitaria a Gaza, già critica prima dei nuovi raid, è ulteriormente peggiorata, con centinaia di sfollati e un urgente bisogno di aiuti. Le organizzazioni umanitarie stanno lavorando senza sosta per fornire assistenza medica e beni di prima necessità alla popolazione colpita.

La crisi umanitaria a Gaza si aggrava di giorno in giorno. L'accesso a cibo, acqua, medicine e altri servizi essenziali è fortemente compromesso. La comunità internazionale è chiamata a intensificare gli sforzi per garantire l'arrivo di aiuti umanitari e per favorire una soluzione politica duratura che garantisca la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini della regione. La mancanza di prospettive per una pace duratura alimenta la disperazione e rischia di alimentare ulteriormente il ciclo di violenza. L'attenzione della comunità internazionale è ora focalizzata su come evitare una nuova e più vasta escalation del conflitto.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare: UNRWA e OCHA OPT

(20-04-2025 16:15)