Addio ad Alessandro Pace, gigante del diritto costituzionale italiano

Lutto nel mondo accademico: si è spento Alessandro Pace, gigante del costituzionalismo italiano
Si è conclusa oggi la vita di Alessandro Pace, uno dei più importanti costituzionalisti italiani. Aveva 89 anni. La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio nel mondo accademico e tra quanti hanno avuto il privilegio di conoscere la sua profonda intelligenza e la sua dedizione alla ricerca giuridica.
Pace, figura di spicco nel panorama del diritto costituzionale, ha dedicato la sua vita allo studio dei rapporti tra forma di Stato, forma di governo e diritti fondamentali. La sua analisi, sempre rigorosa e illuminante, si è contraddistinta per una particolare attenzione alla libertà di manifestazione del pensiero, un principio a cui ha dedicato numerosi studi e pubblicazioni di fondamentale importanza per la comprensione del nostro ordinamento. La sua eredità intellettuale resterà un punto di riferimento imprescindibile per le future generazioni di giuristi.
Professore emerito presso prestigiose università italiane, Pace non si è limitato all’attività accademica. Ha infatti costantemente contribuito al dibattito pubblico, offrendo il suo prezioso contributo alla riflessione sulle sfide contemporanee dello Stato di diritto. La sua capacità di coniugare la teoria con la pratica, la dottrina con l'esperienza concreta, lo ha reso un punto di riferimento insostituibile per politici, giudici e studiosi.
La chiarezza espositiva, unita alla profondità del suo pensiero, hanno reso le sue opere accessibili anche a un pubblico non specialistico, contribuendo a diffondere la cultura giuridica e la consapevolezza dell'importanza dei diritti fondamentali nella società. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma la ricchezza del suo lascito intellettuale continuerà a ispirare studiosi e cittadini per gli anni a venire.
Ricorderemo Alessandro Pace non solo per le sue straordinarie capacità intellettuali, ma anche per la sua umanità, la sua gentilezza e la sua costante disponibilità al dialogo. L'Enciclopedia Treccani lo ricorda come uno dei massimi esponenti del diritto costituzionale italiano, e le sue opere saranno per sempre parte integrante del patrimonio culturale del nostro Paese. La sua eredità, fatta di impegno civile e ricerca scientifica, resterà a illuminare il cammino di quanti si dedicano allo studio e alla difesa della Costituzione.
Il mondo accademico piange la perdita di un maestro.
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