Nucleare iraniano: colloqui a Roma positivi, nuovo incontro in Oman

Accordo sul Nucleare Iraniano: Clima Costruttivo a Roma, Prossimo Incontro in Oman
Roma, - Si è concluso dopo circa quattro ore, con un clima definito "costruttivo", il secondo incontro a Roma tra il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e l'inviato speciale Usa per il Medioriente, Steve Witkoff, dedicato alla ripresa dell'accordo sul nucleare iraniano. L'incontro, tenutosi nella capitale italiana, ha rappresentato un ulteriore passo nel tentativo di rilanciare il dialogo tra Washington e Teheran, bloccatosi da tempo a causa di profonde divergenze su diversi punti chiave.
Sebbene non siano stati rilasciati comunicati ufficiali con dettagli specifici sui progressi compiuti, fonti diplomatiche hanno confermato un'atmosfera positiva e la volontà di entrambe le parti di proseguire la trattativa. La disponibilità al dialogo, pur tra le notevoli difficoltà, rappresenta un segnale incoraggiante per la comunità internazionale, profondamente preoccupata per le implicazioni geopolitiche di una possibile escalation della crisi nucleare iraniana.
"L'incontro è stato utile per chiarire alcune posizioni e approfondire punti di potenziale convergenza," ha affermato una fonte vicina alla delegazione iraniana, preferendo mantenere l'anonimato. "Ci sono ancora molti ostacoli da superare, ma la volontà di proseguire il dialogo è evidente."
L'attenzione ora si sposta sull'Oman, dove è previsto un terzo incontro tra Araghchi e Witkoff sabato prossimo. Il Sultanato, tradizionalmente un mediatore chiave nelle relazioni tra Stati Uniti e Iran, offrirà una sede neutrale per ulteriori colloqui, nella speranza di raggiungere progressi concreti verso una soluzione definitiva. L'obiettivo rimane quello di riportare Teheran al rispetto degli accordi sul nucleare firmati nel 2015, e di allentare le sanzioni statunitensi imposte all'Iran negli anni successivi.
Il successo di questa delicata mediazione dipenderà dalla capacità di entrambe le parti di trovare un compromesso su questioni spinose, come la durata dell'impegno iraniano a limitare il proprio programma nucleare e la tempistica e la modalità di allentamento delle sanzioni americane. La strada verso un accordo definitivo resta quindi lunga e irta di difficoltà, ma l'atmosfera positiva emersa dagli incontri a Roma alimenta un cauto ottimismo.
L'esito di questi negoziati avrà conseguenze di vasta portata sulla stabilità regionale e internazionale. La ripresa dell'accordo sul nucleare sarebbe un importante passo verso la de-escalation delle tensioni nel Golfo Persico e contribuirebbe a rafforzare la sicurezza globale.
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