L'asse sovranista: Meloni e Trump a Washington

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Meloni-Trump: Il Sogno di un "West" Scomparso

Un viaggio americano che lascia un'eredità amara: la promessa di un "Make West Great Again" che suona sempre più come un'eco vuota.

Il recente incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump a Washington ha lasciato una scia di interrogativi più che di risposte. Al di là delle foto ufficiali e dei comunicati stampa, il vero lascito di questo incontro sembra essere proprio la riproposizione, con forza rinnovata, della formula "Make West Great Again". Ma di quale Occidente si sta parlando? Quello che ha caratterizzato il mondo occidentale dal dopoguerra ad oggi, con i suoi principi liberali e democratici, appare oggi profondamente scosso e indebolito.

L'Occidente di cui si parla, quello dipinto dai leader sovranisti, sembra essere un'entità quasi mitica, un'immagine idealizzata e lontana dalla complessa realtà geopolitica contemporanea. Un Occidente che non tiene conto delle sfide globali, del cambiamento climatico, delle disuguaglianze crescenti e di una popolazione sempre più polarizzata. E' un Occidente in cui il peso della storia viene strumentalizzato a favore di un nazionalismo che rischia di chiudere gli occhi di fronte alle necessità di un mondo interconnesso.

La scelta di questa formula, che riecheggia la retorica trumpiana, non è casuale. Rappresenta un appello diretto a un elettorato che si sente disilluso e abbandonato dalle istituzioni tradizionali, un elettorato sensibile ai discorsi populisti e all'idea di un ritorno a un passato idealizzato, magari anche inventato.

Ma questo "West" non esiste più. O, meglio, non esiste più nella forma in cui lo abbiamo conosciuto. Le certezze del dopoguerra sono state messe in discussione da crisi economiche, da guerre e da profonde trasformazioni sociali. Il mondo è cambiato, e con esso l'idea stessa di Occidente.

L'incontro Meloni-Trump, presentato come un'alleanza tra leader sovranisti, si inserisce in questo contesto di incertezza e di ridefinizione degli equilibri globali. Rimane da capire se questo patto, fondato su un'idea nostalgica e forse irrealistica di Occidente, saprà affrontare le sfide del presente e del futuro, oppure se si rivelerà solo un'effimera alleanza basata su un'immagine distorta della realtà.

La sfida, dunque, non è solo quella di ricostruire un Occidente unito, ma quella di definire un nuovo modello, capace di rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione. Un modello che, anziché rimpiangere un passato idealizzato, sappia guardare al futuro con coraggio e lungimiranza.

(19-04-2025 00:01)