Iran-Usa: Terzo round di colloqui in Oman il 26 aprile

Iran-Usa, a Roma un clima "costruttivo": il terzo round in Oman
Roma, 24 aprile 2024 – Si è concluso a Roma l'incontro tra una delegazione iraniana e una statunitense, secondo round di un dialogo iniziato con l'obiettivo di disinnescare le tensioni e riaprire un canale di comunicazione. Al termine dell'incontro, la delegazione iraniana ha rilasciato una dichiarazione ufficiale definendo il clima dei colloqui "costruttivo". La breve nota non entra nei dettagli delle discussioni avvenute, ma si limita ad annunciare che un terzo round di colloqui è previsto per sabato 26 aprile in Oman.
L'incontro romano, tenutosi in un luogo riservato per ragioni di sicurezza, segue quello precedente svoltosi nelle settimane scorse, e si inserisce in un contesto geopolitico di estrema complessità. Le relazioni tra Stati Uniti e Iran sono state caratterizzate da un'elevata tensione negli ultimi anni, con continue frizioni sulla questione nucleare iraniana e sulle attività della Guardia Rivoluzionaria iraniana nella regione. L'amministrazione statunitense ha ripetutamente espresso preoccupazione per il programma nucleare iraniano, mentre Teheran ha accusato Washington di un approccio aggressivo e di interferenze negli affari interni iraniani.
La scelta di Oman come sede del prossimo incontro non è casuale. Il Sultanato ha storicamente giocato un ruolo di mediatore tra le due potenze, esercitando una discreta influenza su entrambi i paesi. La neutralità e la diplomazia omana potrebbero favorire un ambiente più propizio al dialogo e alla ricerca di soluzioni condivise. Il fatto che la delegazione iraniana abbia definito il clima dell'incontro a Roma "costruttivo" è un segnale positivo, anche se resta difficile prevedere l'esito di questi delicati negoziati. Le aspettative rimangono alte, ma la strada verso una normalizzazione dei rapporti tra Stati Uniti e Iran è ancora lunga e tortuosa. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, sperando in una de-escalation delle tensioni e in una maggiore stabilità regionale.
Seguiranno aggiornamenti.
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