Ecco un titolo riformulato: **Giorgia sul palco di Donald: scintille e qualche ombra.**

Ecco un titolo riformulato:

**Giorgia sul palco di Donald: scintille e qualche ombra.**

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Giorgia nel regno di Donald: Un incontro tra sorrisi, strette di mano e qualche divergenza

Washington D.C. - Un incontro inatteso, quasi un fuoriprogramma, ha segnato la visita della premier italiana negli Stati Uniti. Dopo i colloqui ufficiali, la cena si è trasformata in un'occasione inaspettata per i cronisti presenti. Invitati a unirsi al tavolo, hanno assistito a un siparietto che ha anticipato i temi caldi affrontati successivamente nello Studio Ovale.

L'atmosfera era distesa, cordiale, ma non priva di qualche scintilla. Se da un lato si è percepita una forte sintonia sui temi economici e sulla necessità di una maggiore equità nella ripartizione degli oneri all'interno dell'Unione Europea, con il leader americano che ha ribadito le sue posizioni, dall'altro lato sono emerse divergenze sull'Ucraina. La premier, pur confermando il sostegno italiano a Kiev, ha espresso una visione più cauta rispetto a quella del suo ospite, sottolineando la necessità di un approccio diplomatico parallelo al sostegno militare.BR Un *momento di tensione*, subito stemperato da un sorriso e da una stretta di mano, ha dimostrato che anche tra alleati consolidati, le opinioni possono divergere.

Nonostante questo, la leader italiana ha difeso il presidente americano dalle accuse di anti-europeismo, sottolineando come le sue critiche siano rivolte piuttosto a un sistema percepito come burocratico e poco efficiente. Un messaggio chiaro: gli Stati Uniti non sono contro l'Europa, ma contro i suoi "parassiti", come li ha definiti, scatenando un immediato dibattito tra i presenti.BR La visita si è conclusa con la promessa di future occasioni di confronto e collaborazione, ribadendo la solidità del legame transatlantico, pur nella consapevolezza di dover gestire posizioni non sempre coincidenti.

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(18-04-2025 01:00)