Paesi a rischio: la sicurezza vacilla.

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EuroMed Rights: Allarme per Paesi "sicuri" con Violazioni dei Diritti Umani

L'Osservatorio EuroMed Rights lancia un grido d'allarme in merito alla designazione di alcuni Paesi come "sicuri" per i richiedenti asilo, evidenziando come tale classificazione includa nazioni con gravi violazioni dei diritti umani ampiamente documentate. BRLa questione ha sollevato forti reazioni nel panorama politico italiano.

Cecilia Strada, Europarlamentare del Partito Democratico, ha espresso la sua netta contrarietà: "Definire 'sicuro' un Paese dove i diritti fondamentali vengono sistematicamente calpestati è un ossimoro inaccettabile. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla realtà e rispedire persone verso situazioni di pericolo". BR

Anche Riccardo Magi di +Europa si è detto estremamente preoccupato: "Questa lista rischia di normalizzare pratiche inaccettabili e di minare i principi fondamentali del diritto internazionale in materia di asilo. Alcuni dei Paesi inclusi non sono affatto sicuri e rimandarvi dei rifugiati equivarrebbe a una violazione dei loro diritti". BRIl deputato ha inoltre annunciato che presenterà un'interrogazione parlamentare per chiarire i criteri utilizzati nella definizione di questi Paesi "sicuri" e per chiedere maggiori garanzie per i richiedenti asilo. BR

Le reazioni si concentrano sulla necessità di un'analisi più approfondita e trasparente nella valutazione della sicurezza dei Paesi di origine, al fine di evitare il rimpatrio di individui verso contesti di persecuzione e violenza. Si sottolinea l'importanza di non sacrificare i diritti umani sull'altare di politiche migratorie restrittive.

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(17-04-2025 04:38)