Ue: Pronti a tutto, anche al "no deal"

Ue:  Pronti a tutto, anche al "no deal"

Ue: Dazi, la strada sbagliata. Intesa sì, ma pronti al "no deal"

L'Unione Europea alza la voce contro l'imposizione di dazi, ribadendo la volontà di raggiungere un accordo, ma sottolineando la fermezza nel caso di un fallimento delle trattative.

Bruxelles - La posizione dell'Unione Europea è chiara: i dazi rappresentano un approccio deleterio e controproducente. Questa la linea dura espressa oggi dalla Commissione Europea in merito alle possibili misure protezionistiche. Mentre i negoziati proseguono, l'UE ribadisce l'impegno a trovare una soluzione condivisa, ma avverte che è preparata anche a uno scenario di "no deal", senza escludere contromisure.

"Crediamo fermamente nella collaborazione e nel dialogo" ha dichiarato un portavoce della Commissione, "ma non possiamo accettare pratiche commerciali sleali che danneggiano le nostre imprese e i nostri cittadini. L'imposizione di dazi è una strada sbagliata, che rischia di alimentare conflitti commerciali e di rallentare la ripresa economica globale."

La dichiarazione arriva in un momento di crescente tensione tra l'UE e alcuni paesi terzi. Le discussioni si concentrano su diversi settori, con un'attenzione particolare alle questioni legate al commercio di prodotti agricoli e industriali. L'UE ha ribadito la necessità di un sistema commerciale multilaterale basato su regole chiare e trasparenti, condannado le pratiche protezionistiche che distorcono la concorrenza.

La Commissione Europea ha sottolineato l'importanza di un approccio collaborativo, invitando tutti gli attori coinvolti a privilegiare il dialogo e la ricerca di soluzioni reciprocamente vantaggiose. Tuttavia, l'UE ha anche ribadito la sua determinazione a difendere gli interessi dei suoi Stati membri, mettendo in chiaro che non esiterà a reagire nel caso in cui le trattative non dovessero portare a un accordo soddisfacente. L'opzione di un "no deal" resta, quindi, sul tavolo, anche se si auspica un esito positivo dei negoziati in corso.

La situazione rimane dunque fluida, ma il messaggio dell'UE è inequivocabile: la preferenza va alla cooperazione, ma la difesa degli interessi europei rimane prioritaria. Si attende ora una risposta dagli altri attori coinvolti, e le prossime settimane saranno cruciali per capire l'evoluzione della situazione. Il futuro del commercio internazionale potrebbe dipendere da questo delicato equilibrio tra cooperazione e fermezza.

(16-04-2025 15:15)