Eternit: 9 anni e 6 mesi a Schmidheiny per omicidio colposo

Eternit: 9 anni e 6 mesi a Schmidheiny per omicidio colposo

Pena ridotta in appello per l'imprenditore svizzero nel processo Eternit bis

Il processo Eternit bis, che ha visto coinvolto il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, ha subito una svolta in appello. La Corte d'Assise d'Appello di Torino ha ridotto la condanna a 9 anni e 6 mesi per omicidio colposo, rispetto agli iniziali 16 anni inflitti in primo grado. La sentenza, emessa oggi, segna un punto di svolta in una vicenda giudiziaria complessa e lunga, che ha segnato profondamente la storia italiana e ha lasciato un'impronta indelebile sulle vittime dell'amianto.

Schmidheiny, ex presidente del gruppo Eternit, è stato ritenuto responsabile della morte di centinaia di persone a causa dell'esposizione all'amianto nelle fabbriche dell'azienda. La Procura aveva inizialmente richiesto una condanna ancora più pesante, sottolineando la gravità delle violazioni e l'enorme numero di vittime. La difesa, invece, ha sempre sostenuto l'innocenza del suo assistito, contestando le accuse e le prove presentate dall'accusa.

La riduzione della pena, pur significativa, non cancella la responsabilità di Schmidheiny nel disastro ambientale e sanitario causato dall'Eternit. La sentenza d'appello conferma la gravità dei fatti, sancendo la colpevolezza dell'imprenditore per la mancata adozione di misure di sicurezza adeguate nelle fabbriche italiane dell'Eternit, con conseguenti danni irreparabili per la salute e la vita di numerosi lavoratori ed abitanti delle zone circostanti.

La decisione della Corte d'Appello apre ora la strada a possibili ulteriori ricorsi. La vicenda Eternit, con le sue dolorose implicazioni, rimane un monito sulla necessità di una rigorosa applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e sulla tutela dell'ambiente. La lotta per la giustizia e il riconoscimento dei danni causati dall'amianto continua, anche alla luce di questa nuova sentenza. Si attendono ora le reazioni delle associazioni che rappresentano le vittime dell'amianto e dei loro familiari.

La sentenza di oggi, pur modificando la pena inflitta in primo grado, rappresenta un passaggio importante nel lungo percorso giudiziario e, soprattutto, nella lotta per la verità e la giustizia per le vittime del disastro Eternit.

Per maggiori dettagli e aggiornamenti sulla sentenza, si consiglia di consultare i siti di informazione nazionali.

(17-04-2025 17:10)