Harvard e Columbia nel mirino di Trump: accuse e proteste sui finanziamenti

Harvard e Columbia nel mirino di Trump: accuse e proteste sui finanziamenti

Harvard contro Washington: la faida si infiamma

L'intervento di Obama e le dure parole di Trump alimentano la protesta contro le pressioni dell'amministrazione americana su Harvard e Columbia.

La faida tra alcune prestigiose università americane e l'amministrazione sta raggiungendo livelli febbrili. Ieri, la situazione è ulteriormente degenerata con l'intervento diretto di Barack Obama e Donald Trump, a seguito del rifiuto di Harvard di adeguarsi alle richieste dell'amministrazione riguardo ad assunzioni e programmi accademici.

Obama, pur senza menzionare direttamente Harvard, ha definito la resistenza dell'ateneo "un esempio" di come le istituzioni di istruzione superiore debbano difendere la propria autonomia accademica di fronte alle pressioni politiche. Le sue parole, pronunciate durante un evento a Chicago, hanno alimentato la fiamma della protesta che sta crescendo nel mondo accademico.

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni di Trump, che attraverso un post su Truth Social ha attaccato duramente Harvard: "Harvard sforna cervelli di gallina, non merita fondi." Un attacco frontale che non lascia spazio ad interpretazioni, e che sottolinea la crescente tensione tra l'amministrazione e le istituzioni accademiche.

La protesta, inizialmente focalizzata su Harvard, sta rapidamente contagiando altre università. Columbia University, ad esempio, ha espresso pubblicamente la sua solidarietà ad Harvard, denunciando le pressioni dell'amministrazione come un pericolo per la libertà accademica e la ricerca indipendente.

Al cuore della controversia ci sono le richieste dell'amministrazione riguardanti la composizione del corpo docente e gli orientamenti dei programmi di studio. Dettagli specifici rimangono ancora vaghi, ma si vocifera di pressioni per aumentare il numero di professori provenienti da determinati gruppi etnici e per rivedere i curricula in linea con l'ideologia politica del governo.

La risposta degli atenei è stata unanime nel difendere la propria indipendenza e il diritto a selezionare il personale e i programmi in base al merito accademico e alla libertà di ricerca, senza interferenze politiche.

La situazione è destinata a evolversi rapidamente. La reazione degli atenei e la risposta dell'amministrazione saranno cruciali per determinare il futuro della libertà accademica negli Stati Uniti. La battaglia, per ora, è ancora lontana dalla conclusione.

Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime ore e giorni.

(16-04-2025 17:07)