Milano-Cortina: Procura accusa il governo di aver ostacolato le indagini

Inchiesta Milano-Cortina 2026: I pm chiedono l'archiviazione, ma con un colpo di scena
Un'inchiesta complessa, quella sulla gestione dei fondi per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, si avvia verso una conclusione inaspettata. I magistrati hanno infatti chiesto al Gip l'archiviazione del procedimento, ma con una richiesta particolare: sottoporre alla Corte Costituzionale la questione di legittimità del decreto che ha qualificato la Fondazione Milano-Cortina 2026 come ente di diritto privato. Una mossa che getta nuova luce sulle difficoltà incontrate dagli inquirenti e che rivela un'ombra di ingerenza politica nella gestione dell'indagine.
Secondo quanto riportato nella richiesta di archiviazione, l'intervento del Governo avrebbe di fatto impedito lo svolgimento di indagini approfondite. I pm sostengono che la classificazione della Fondazione come ente privato ha limitato significativamente le possibilità di accesso a documenti e informazioni ritenute cruciali per l'indagine. Questa limitazione, secondo l'accusa, costituirebbe una grave violazione del principio di trasparenza e di accesso agli atti, elementi fondamentali per un'indagine efficace e imparziale.
La decisione di chiedere l'archiviazione, pur con questa significativa clausola di salvaguardia, rappresenta un momento cruciale. Se la Corte Costituzionale dovesse dichiarare illegittimo il decreto governativo, si aprirebbero nuove prospettive per la riapertura delle indagini e per l'accertamento di eventuali responsabilità. Al contrario, una sentenza di legittimità consoliderebbe la situazione attuale, lasciando molti interrogativi senza risposta e potenzialmente pregiudicando la piena trasparenza nella gestione di un evento di portata così rilevante per il Paese.
La vicenda, dunque, è lungi dall'essere conclusa. La richiesta di archiviazione, accompagnata dalla sollecitazione alla Consulta, rappresenta un punto di svolta che pone al centro del dibattito pubblico la questione della separazione tra poteri e del ruolo della politica nella gestione di grandi eventi sportivi. L'attenzione dei media e dell'opinione pubblica resta alta, in attesa delle decisioni della Corte Costituzionale e delle possibili conseguenze su questa intricata vicenda.
Resta da capire quali saranno le reazioni del Governo e quali le tempistiche per l'esame della questione da parte della Corte Costituzionale. Un aspetto fondamentale è la potenziale influenza di questa sentenza su future gestioni di eventi di rilevanza nazionale, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiore chiarezza e trasparenza nell'ambito della pubblica amministrazione.
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