Meta si abbevera ai nostri post: l'AI reclama dati social.

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L'IA di Meta "divora" i Social: anche i post europei nel mirino
Rivoluzione (o invasione?) nel mondo dei social media. Meta ha annunciato che l'intelligenza artificiale del gruppo inizierà ad attingere anche ai dati pubblici presenti sui social network europei per il suo addestramento.
La notizia ha subito sollevato un vespaio di polemiche, nonostante le rassicurazioni del CEO, Zuckerberg, il quale ha garantito che verranno utilizzati esclusivamente i post e i commenti pubblici degli utenti maggiorenni. Ma sarà davvero così?
L'obiettivo dichiarato è quello di migliorare le prestazioni dell'IA e offrire esperienze più personalizzate agli utenti. Ma cosa significa concretamente? Significa che i nostri pensieri, le nostre opinioni, le nostre foto (pubbliche, ovviamente) diventeranno "carburante" per algoritmi sempre più sofisticati. BRSecondo quanto riferito, ci si potrà opporre a questa "raccolta dati" compilando un apposito modulo online, una procedura che, tuttavia, molti considerano complessa e poco accessibile. BR
La fame di dati delle IA è insaziabile, e Meta sembra determinata a soddisfarla, anche a costo di sollevare dubbi etici e preoccupazioni sulla privacy.
Resta da vedere se le garanzie offerte saranno sufficienti a placare le polemiche e a convincere gli utenti della bontà di questa operazione. L'Unione Europea, da sempre attenta alla tutela dei dati personali, terrà sicuramente d'occhio la situazione.
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