Stop alle terre rare cinesi: l'hi-tech a rischio per i dazi

Tech Boom a Wall Street: Addio Dazi su Smartphone e PC
Una boccata d'ossigeno per il settore tech, e un balzo in avanti per Apple a Wall Street. L'annuncio della sospensione temporanea dei dazi reciproci tra Stati Uniti ed Europa su smartphone e personal computer ha mandato in visibilio gli investitori. La notizia, arrivata a seguito di un'intesa tra l'Unione Europea e l'amministrazione Biden, vede la deroga applicata a partire da domani, con la conseguente sospensione delle contromisure europee. "Rimaniamo aperti a un accordo equo con gli Usa", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, Maroš Šefčovič, aprendo alla possibilità di una soluzione più strutturale nel lungo termine.
Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha voluto rassicurare: "Niente panico, il governo ha le idee chiare", dichiarando fiducia nella capacità dell'UE di navigare le complesse relazioni commerciali con gli Stati Uniti. La mossa, fortemente attesa dal settore, rappresenta un'iniezione di fiducia per le aziende del settore hi-tech, alle prese con le incertezze del mercato globale. L'impatto positivo si è visto immediatamente con un sensibile aumento del valore azionario di Apple, a dimostrazione della portata strategica di questa decisione.
Ma mentre il settore tech respira, arriva una notizia che getta un'ombra sul panorama globale: la Cina ha annunciato la limitazione delle esportazioni di terre rare e magneti. Questa decisione, con le sue possibili ripercussioni su diverse industrie tecnologiche, aggiunge un ulteriore strato di complessità al già delicato equilibrio delle relazioni commerciali internazionali. L'incertezza sulle forniture di questi materiali critici potrebbe influenzare la produzione di una vasta gamma di dispositivi elettronici, dai dispositivi mobili ai veicoli elettrici.
Si tratta di una situazione in costante evoluzione. La sospensione temporanea dei dazi rappresenta un passo avanti, ma resta da vedere se si tradurrà in un accordo più ampio e duraturo. La mossa cinese, invece, introduce un nuovo elemento di instabilità, mettendo in luce la fragilità delle catene di approvvigionamento globali e la necessità di una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Il futuro del settore tech, e dell'economia globale, appare quindi ancora incerto, sospeso tra segnali di speranza e nuovi rischi all'orizzonte. La situazione richiederà un attento monitoraggio negli sviluppi futuri.
(