Ecco un'alternativa al titolo: **Auto, possibile tregua sui dazi USA. Pechino stoppa le terre rare.**

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**Allarme Economico Globale: Dai Chip ai Pomodori, l'Italia Prende Misure**
ROMA - La tensione sui mercati internazionali resta alta, con nuove minacce che incombono sull'economia italiana. Oltre alla persistente preoccupazione per l'approvvigionamento di chip semiconduttori e farmaci, si aggiunge ora l'incertezza legata all'import di pomodori dal Messico. Questa escalation di problematiche commerciali mette a dura prova la resilienza del sistema economico nazionale.
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha cercato di rassicurare l'opinione pubblica: "Niente panico. Il governo è consapevole delle sfide e ha le idee chiare su come affrontarle. Stiamo lavorando attivamente per diversificare le nostre fonti di approvvigionamento e sostenere le filiere produttive interne".
Nel frattempo, l'Unione Europea ha temporaneamente sospeso l'adozione di nuove contromisure commerciali, in attesa di sviluppi futuri. Questo segnale di distensione potrebbe favorire un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte.
Giovedì è previsto un incontro cruciale a Washington tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i rappresentanti del governo statunitense. Sul tavolo dei negoziati, oltre alle questioni geopolitiche, ci saranno i dazi commerciali. Si vocifera che l'ex Presidente Trump stia valutando una possibile esenzione temporanea sui dazi alle importazioni di auto europee, una mossa che potrebbe dare un po' di respiro all'industria automobilistica italiana.
Un ulteriore elemento di instabilità è rappresentato dalla decisione della Cina di bloccare l'export di terre rare, materiali fondamentali per la produzione di tecnologie avanzate. Questa mossa, interpretata da molti come una risposta alle restrizioni occidentali, potrebbe avere conseguenze significative per diversi settori industriali, tra cui quello dell'elettronica e delle energie rinnovabili. Il governo italiano sta monitorando attentamente la situazione e valutando possibili alternative per garantire la continuità degli approvvigionamenti.
La situazione rimane in evoluzione e il governo italiano si impegna a proteggere gli interessi nazionali in questo contesto internazionale sempre più complesso.
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