Da domani stop alle contromisure Ue sui dazi hi-tech: Meloni vola a Washington giovedì

Tregua sui dazi, Apple festeggia: Tajani rassicura, Pechino chiede di più
Una boccata d'ossigeno per il settore tecnologico: smartphone e PC temporaneamente esenti dai dazi reciproci tra Stati Uniti e Unione Europea. La notizia ha mandato in visibilio Wall Street, con le azioni Apple che hanno registrato un significativo aumento. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto rassicurare: "Niente panico, il Governo ha le idee chiare". Una dichiarazione che segue la decisione di sospendere, almeno temporaneamente, le contro-misure europee in risposta ai dazi statunitensi, decisione in vigore da oggi. La Cina, però, non si accontenta e chiede l'abolizione completa delle tariffe.
La deroga temporanea, che riguarda l'hi-tech, rappresenta un importante passo avanti nelle complesse relazioni commerciali tra le due potenze economiche. La sospensione delle contro-misure europee, inizialmente previste per domani, è stata accolta con favore dalle aziende del settore, ma l'incertezza rimane. La soluzione definitiva, infatti, sembra ancora lontana. L'incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente Biden, previsto per giovedì negli Stati Uniti, rappresenta un'occasione cruciale per chiarire le posizioni e definire un percorso più stabile.
Intanto, in Asia, il presidente cinese Xi Jinping ha firmato in Vietnam 45 accordi di cooperazione, a testimonianza dell'intensificazione delle relazioni commerciali di Pechino con i paesi del Sud-Est asiatico. Questa mossa potrebbe essere interpretata come una strategia per diversificare i mercati e ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.
Il futuro delle relazioni commerciali tra Stati Uniti, Europa e Cina rimane incerto, ma la decisione sui dazi rappresenta un segnale positivo, almeno nel breve termine, per il settore tecnologico e per le aziende come Apple che hanno visto rilanciate le proprie azioni. La visita di Meloni negli USA sarà fondamentale per stabilire se questa tregua temporanea potrà trasformarsi in una collaborazione più duratura e solida. Resta da capire se la Cina accetterà le concessioni parziali o se manterrà una posizione intransigente, chiedendo la completa abolizione dei dazi. La partita è ancora aperta.
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