**Trump: Misure protezionistiche sui semiconduttori per la sicurezza nazionale**
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"Produrre in Usa, Non Ostaggi di Cina o Altri" - Trump Spinge per Dazi sui Chip per la Sicurezza Nazionale
Washington D.C. - L'ex Presidente Donald Trump ha riacceso il dibattito sulla produzione di semiconduttori negli Stati Uniti, invocando misure protezionistiche e dazi significativi per garantire la sicurezza nazionale e ridurre la dipendenza dalla Cina e da altri paesi stranieri. In un intervento pubblico recentemente, Trump ha dichiarato: "Non possiamo permettere che la nostra nazione diventi ostaggio di potenze straniere quando si tratta di chip. Dobbiamo produrre in America, creare posti di lavoro americani e proteggere la nostra sicurezza".
Trump ha specificato che l'imposizione di dazi elevati sui semiconduttori importati è una necessità per incentivare le aziende a stabilire o espandere le proprie operazioni di produzione negli Stati Uniti. "I dazi sono uno strumento, un ottimo strumento, per far tornare il lavoro a casa", ha affermato. "Se vogliono vendere i loro chip qui, devono costruirli qui".
La proposta di Trump arriva in un momento di crescente preoccupazione per la catena di approvvigionamento globale dei semiconduttori, cruciale per una vasta gamma di settori, dall'automotive all'elettronica di consumo, passando per la difesa. La scarsità di chip degli ultimi anni ha evidenziato la vulnerabilità degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali alla dipendenza da produttori stranieri, in particolare quelli situati in Asia.
Sebbene non abbia specificato l'entità dei dazi che proporrebbe, Trump ha sottolineato che dovrebbero essere "significativi" e "abbastanza alti da fare la differenza". L'ex Presidente ha anche criticato le politiche industriali di altri paesi, accusandoli di sussidi e pratiche commerciali sleali che danneggiano i produttori americani. Le sue parole hanno riaperto un fronte delicato, quello del protezionismo, in un'economia globale sempre più interconnessa.
Fonti vicine all'ex presidente affermano che questa linea dura è dettata dalla necessità di "proteggere gli interessi americani".
Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.
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