Sumy sotto attacco, il racconto di una madre: "Siamo vive per caso, mia figlia terrorizzata".

Sumy sotto attacco, il racconto di una madre: "Siamo vive per caso, mia figlia terrorizzata".

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Miracolo a Sumy: la testimonianza di Tatiana Pogorelova, madre e simbolo della resilienza

"Ci hanno lasciato il posto e questo ci ha risparmiato. Le ferite non sono gravi ma il trauma resterà." Queste le parole, cariche di angoscia ma anche di sollievo, di Tatiana Pogorelova, scampata con la figlia Lisa all'attacco che ha colpito la città di Sumy nei giorni scorsi.

La sua storia è diventata un simbolo della resistenza ucraina, una testimonianza diretta della brutalità della guerra e della capacità di sopravvivenza di fronte all'orrore.

"Eravamo al mercato - racconta Tatiana con la voce ancora tremante - quando abbiamo sentito le esplosioni. La gente correva in preda al panico. Fortunatamente, una coppia si è offerta di farci posto nel rifugio. Se fossimo rimasti dove eravamo, probabilmente non saremmo qui a raccontarlo."

Le ferite riportate da Tatiana e Lisa non sono gravi, ma le conseguenze psicologiche dell'attacco sono profonde. "Lisa continua a ripetere 'boom, boom' - confida la madre con gli occhi lucidi - È terrorizzata. Cerchiamo di tranquillizzarla, ma è difficile."

Nonostante la paura e il dolore, Tatiana trova la forza di guardare avanti. "Dobbiamo essere forti per i nostri figli - afferma con determinazione - Dobbiamo ricostruire le nostre vite, la nostra città, il nostro paese. Non ci arrenderemo."

La testimonianza di Tatiana Pogorelova è un monito per il mondo intero, un promemoria costante delle sofferenze inflitte dalla guerra e dell'importanza di sostenere il popolo ucraino in questo momento drammatico.

Il racconto di Tatiana è uno dei tanti che arrivano da Sumy, una città martoriata ma non spezzata, dove la speranza di un futuro di pace fatica a spegnersi.

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(14-04-2025 01:00)