Salvini e il nucleare a Milano: un'idea che non muore

Salvini rilancia: Centrale nucleare a Milano?
Il Ministro Matteo Salvini ha rilanciato oggi l'idea, già ventilata nel 2022 e nel 2023, di costruire una centrale nucleare a Milano. Una proposta che, a giudicare dalle sue dichiarazioni, sembra ormai una vera e propria ossessione per il leader della Lega. "Impianto nucleare a Milano? Perché no...", ha dichiarato Salvini, alimentando un dibattito già acceso sulla sicurezza e la fattibilità di un progetto di tale portata nel cuore di una metropoli.
Nel 2022, la proposta di Salvini aveva individuato il quartiere di Baggio come possibile sito per la centrale. Una scelta che aveva suscitato immediate e forti proteste da parte dei cittadini, preoccupati per i potenziali rischi connessi alla vicinanza di un impianto nucleare ad aree densamente popolate. Nonostante le polemiche e la netta opposizione espressa da molti esperti e rappresentanti istituzionali, il Ministro sembra intenzionato a riproporre l'idea, senza fornire al momento dettagli concreti sul progetto o sulla sua fattibilità.
La riproposizione di questo progetto, a distanza di pochi mesi, solleva interrogativi sulla reale volontà politica di valutare seriamente le implicazioni di una scelta così drastica. Mancano ancora valutazioni approfondite sull'impatto ambientale, sui costi economici e, soprattutto, sulle garanzie di sicurezza per la popolazione milanese. La scelta del capoluogo lombardo come sede di un impianto nucleare appare, ad oggi, quantomeno azzardata, considerando la densità abitativa e la complessità infrastrutturale della città.
L'opinione pubblica attende ora una risposta chiara e documentata da parte del Ministro, che dovrà spiegare nel dettaglio le ragioni alla base di questa insistente proposta e rispondere alle legittime preoccupazioni di cittadini e esperti. La mancanza di trasparenza e la ripetizione di un'idea già ampiamente contestata rischiano di alimentare solo ulteriore diffidenza e alimentare un clima di incertezza.
Si attende ora una presa di posizione ufficiale da parte del Comune di Milano e della Regione Lombardia, che saranno chiamate a esprimere il loro parere su una proposta che, a detta di molti, appare irrealizzabile e pericolosa. La questione, infatti, non riguarda solo aspetti tecnici e di sicurezza, ma anche implicazioni politiche e sociali di grande rilevanza per il futuro della città e del suo territorio.
Seguiremo gli sviluppi di questa vicenda, cercando di fornire ai nostri lettori un quadro completo e aggiornato della situazione.
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