Rodari, un insospettabile amante degli anime?

Rodari, un insospettabile amante degli anime?

```html

R50: Gianni Rodari, un Maestro Oltre le Favole – Amava i Cartoni Giapponesi?

Vent'anni fa ci lasciava Gianni Rodari, un gigante della letteratura per l'infanzia. Oggi, a quarantacinque anni dalla sua scomparsa, il suo spirito creativo continua a ispirare generazioni di bambini e adulti. Ma c'è un aspetto meno noto del suo universo culturale: era Gianni Rodari un fan dei cartoni animati giapponesi?

La domanda, che può sembrare insolita, è in realtà tutt'altro che peregrina. Rodari, un uomo dalla curiosità insaziabile e sempre attento alle novità, non poteva certo ignorare il fenomeno che stava conquistando il mondo. Negli anni '70, infatti, i cartoni animati giapponesi (anime) iniziarono a sbarcare in Italia, rivoluzionando il panorama televisivo e l'immaginario collettivo.

Non ci sono testimonianze dirette che lo ritraggano specificamente davanti alla TV a guardare Goldrake o Heidi. Tuttavia, analizzando la sua opera, è possibile rintracciare elementi che suggeriscono una certa familiarità con le tematiche e lo stile di questi prodotti.
La sua apertura mentale, la sua capacità di mescolare fantasia e realtà, la sua attenzione ai problemi sociali e ambientali, sono tutti aspetti che ritroviamo in molti anime dell'epoca. Un esempio lampante è l'impegno sociale che trapela in alcune delle sue storie, un tema ricorrente anche in cartoni animati come Remì le sue avventure, che affronta la difficile condizione dei bambini lavoratori.
È plausibile che Rodari, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e spunti creativi, abbia intravisto in questi cartoni animati una nuova forma di narrazione, un modo per raggiungere un pubblico ancora più vasto e per affrontare temi importanti con un linguaggio accessibile ai più giovani.
Forse non era un fan sfegatato, ma di sicuro un osservatore interessato. Un intellettuale che non si precludeva nessuna forma d'arte e che, con la sua genialità, avrebbe saputo interpretare e reinterpretare anche l'universo dei cartoni animati giapponesi. Il suo approccio all'infanzia era libero da preconcetti, sempre pronto a cogliere le nuove tendenze e a dialogare con le giovani generazioni.

```

(14-04-2025 00:01)